USB Vigili del fuoco. Sicurezza Coronavirus, non si tutela la salute del personale

Catanzaro – La pandemia da Coronavirus ha segnato profondamente la vita di tutti i cittadini del mondo, anche dei
vigili del fuoco.
Le direttive sui comportamenti da tenere sono state severissime e il personale ha fatto di tutto per
attenersi alle regole: nelle prime settimane di pandemia, il dirigente diligentemente richiamava la
necessità di utilizzare mascherine, gel igienizzante, occhiali protettivi… ma, non venivano fornite al personale!
Lo stesso dirigente preferiva starsene comodamente altrove gestendo il soccorso del capoluogo di
regione tramite videoconferenza: anche l’incontro con il prefetto di Catanzaro è stato gestito da altro
personale mentre lui si collegava virtualmente.
Non sappiamo quali siano state le ragioni, ma in 4 mesi il personale ha visto lo stesso al comando un
paio di volte.
Le regole richiamate dal dirigente prevedono che il personale in servizio, allorché si porti da una
sede all’altra, debba essere autorizzato ad entrare dopo aver compilato una autodichiarazione; pure
nelle sedi entrano ditte esterne, dipendenti delle mense, delle ditte di pulizie, ecc.
Dai materiali che ci hanno fatto pervenire i lavoratori, notiamo che sui social il dirigente ha più volte
espresso disappunto su alcuni comportamenti “libertini”, sulla irresponsabilità e ignoranza relativa
al comportamento altrui in merito al mancato rispetto delle regole di prevenzione; eppure proprio
pochi giorni fa, spinto da un anelito di assembramento, ha ricevuto in maniera del tutto leggera un
rappresentante politico.
Dalle foto pubblicate sui media (http://www.cn24tv.it/news/211227/iv-vono-prezioso-l-impegno-dei-
vigili-del-fuoco-di-catanzaro.html) si nota senza ombra di dubbio che le misure prescritte – distanza,
mascherina – vengono ignorate; la tentazione di apparire è grande!
Ma allora si predica bene e si razzola male?
E sulla questione “luoghi strategici” riferibile alle sedi VVF lo sarebbero solo a discrezione del dirigente?
Eppure, non vorremmo sbagliarci, ma ci pare di aver letto che le norme restrittive siano sempre in
vigore: disposizioni del sindaco, del presidente regionale e della PCM!

Le sedi degli EROI e degli ANGELI DEL SOCCORSO giacciono nel più completo stato di abbandono e solo dopo una denuncia di questa OS il dirigente – prodigo a denunciare alcune situazioni di degrado relative alla raccolta rifiuti nella città orgoglio dei ribelli del 1970 – ha cercato di attivarsi per lo smaltimento di tonnellate di rifiuti depositati nella sede centrale di Catanzaro a due passi da scuole, locali pubblici, abitazioni e ospedale!

Ma sulla questione sicurezza e tutela della salute del personale abbiamo avuto ampie e ripetute conferme che non nutre particolare riguardo: secondo il dirigente, sull’acqua inquinata che viene
erogata presso la sede di Sellia, da una verifica effettuata “l’acqua è apparsa inizialmente torbida, per poi assumere, dopo breve tempo, una adeguata trasparenza. Quanto sopra potrebbe essere ragionevolmente causato dalla presenza di sedimenti calcarei nella tubazione pubblica di adduzione
dell’acqua sanitaria”.
Anche per il soccorso minimizza: riguardo un automezzo sguarnito completamente di attrezzature,
sminuisce con quattro parole “non risulta che lo stesso fosse sprovvisto del caricamento necessario
per fronteggiare le prime fasi di un eventuale scenario di soccorso”, evidentemente disconosce che
non vi sono scenari standard per il soccorso!

I climatizzatori delle varie sedi di servizio sono stati sanificati dopo reiterate segnalazioni e richieste, solo a fine mese di luglio (odg 343 del 10.08.2020)!

A questo punto, vogliamo lanciare noi un appello ai vari parlamentari ed alla deputata Silvia VONO: Vengano a trovarci e chiedano di noi; illustreremo dettagliatamente quale è lo stato reale delle cose, dagli automezzi alle attrezzature, dalle sedi ai DPI, dalla formazione ai servizi “di facciata”, come il presidio marino di Sellia/Simeri con i vigili impiegati in tale importante e delicato compito costretti ad andare a urinare dietro agli alberi!

Allora, caro dirigente, i messaggi di vicinanza ai lavoratori e cordoglio per alcuni lavoratori caduti sul lavoro, sarebbe bene iniziasse in modo concreto ad avere rispetto di queste persone, questi servitori dello Stato e del Popolo.

Aspettiamo che inizi!

Coordinamento Regionale USB Vigili del fuoco

Comunicato Stampa

 

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