Trebisacce, lavoratori sul tetto del consorzio: prende corpo la disperazione

Vertenza del consorzio di bonifica di Trebisacce: due operai, da questa mattina, si sono posizionati sul tetto della struttura come atto estremo di una lotta che fa fatica a trovare i canali della soluzione. Vantano sette mensilità, la Regione potrebbe versare delle somme ma si rischia il pignoramento dei fondi presso l’istituto di credito del consorzio. Si è in attesa di una commissione di controllo che verifichi se ci sono delle irregolarità al fine, poi, di procedere al commissariamento consorzio. I due, sono padri di famiglia, monoreddito, ancorati alla speranza di uscire dal tunnel della disperazione.

Lavoratori sul tetto

Le condizioni per rientrare dalla vertenza sono: dimissioni del presidente Marsio Blaiotta e almeno il pagamento di 2 mensilità. La situazione debitoria è allarmante. Un solo caso su tutti: 19 milioni di euro solo con equitalia. Ma la maggior parte della massa debitoria è rappresentata dai crediti di lavoro, tfr non erogato e parcelle professionali. Quasi 500mila euro di pignoramento. Situazione quindi complessa, che si sbroglia solo superando alcuni vincoli normativi.  Dall’altra, il presidente Blaiotta è in attesa che si possa sbloccare le procedure per la rimodulazione del mutuo (4 milioni) e pagare i dipendenti. Il problema è che il consorzio è segnalato al Criff come cattivo pagatore. E ciò produce la paralisi.

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