Talking. Enel: quarant’anni di storia in centrale. Oggi sbattuto fuori |VIDEO

Enel rassicura la Cgil sul futuro di Giuseppe Aprigliano, il 56enne lavoratore storico dell’indotto della centrale che venerdì sera si era incatenato dopo il mancato rinnovo del contratto da parte della ditta nella quale era impiegato. All’esito di un incontro ad hoc tra i referenti della Holding energetica e la Cgil comprensoriale, Enel garantisce il proprio impegno nel favorire una soluzione favorevole della vicenda in particolare verificando l’opportunità di impiego del lavoratore per le attività in corso o in avviamento presso la centrale, fermo restando il pieno rispetto dell’autonomia delle imprese appaltatrici.

Entro un mese, informa la Cgil Comprensoriale, Enel fornirà riscontro rispetto a quanto discusso. Il sindacato, dal canto suo continuerà a seguire la situazione con la massima attenzione, mentre dà atto ad Enel di essersi dimostrata vicina al territorio.

In attesa di ulteriori sviluppi, vediamo come è iniziata la vicenda.

La centrale Enel di contrada Cutura, località Rossano, apre i battenti nel 1977 e l’anno successivo Giuseppe Aprigliano inizia a lavorare nell’indotto. Dapprima assunto in una ditta, poi passa alla mensa, anch’essa ormai smantellata. Una vita, sono ben 40 anni, trascorsa in una centrale che ora attende di conoscere quale sarà il proprio destino. Si spera ancora in una riconversione nell’ambito del progetto Futur-E presentato tempo fa alla presenza dei vertici regionali e della stessa holding energetica. In altre parti d’Italia Enel sta investendo garantendo progetti e programmi. Qui si parla, si fanno riunioni in prefettura, in regione e a Roma, ma tutto rimane nel chiacchiericcio. E a rimetterci è sempre l’anello debole. Nelle ultime ore una delle poche aziende rimaste nel settore delle pulizie industriali decide di non rinnovargli il contratto. Giuseppe Aprigliano si è incatenato all’ingresso della centrale.

I cancelli della centrale Enel in passato sono stati scenario di altre proteste e non sempre le vertenze si sono risolte nel modo sperato. La nuova vittima del grande colosso energetico, Giuseppe Aprigliano, è sposato ed è padre di due figli.

Enel, che ha dismesso la centrale di Rossano in attesa di un progetto di riconversione nell’ambito di Futur-e, si era impegnata a garantire occupazione a quanti lavorano nella struttura da anni.

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