Stige, in manette maresciallo dei carabinieri forestali

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Carmine Greco

Operazione Stige, in manette il maresciallo dei carabinieri forestali Carmine Greco, 52enne comandante della Stazione di Cava di Melis nel comune di Longobucco. È accusato di associazione mafiosa con la contestazione di aver favorito un gruppo imprenditoriale vicino alle cosche dei Farao-Marincola nell’ambito della maxinchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro contro le cosche del crotonese, che lo scorso gennaio sfociò nella notifica di 131 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 39 agli arresti domiciliari. Vari i filoni finiti sotto la lente degli investigatori antimafia.

Al maresciallo Greco si contesta anche di aver manipolato le prove in un’indagine che aveva portato all’arresto di una dirigente di Calabria Verde.

Il militare ha collaborato con la Procura di Castrovillari in diverse inchieste, tra cui quella che riguarda l’azienda in house della Regione “Calabria Verde” e la recente “Flumen Luto”. È stato anche, più volte, consulente del Ministero dell’Ambiente con i ministri Clini e Galletti per quanto riguarda i parchi nazionali.

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