Sprar, Cariati si prepara ad accogliere e ospitare 36 migranti

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Cariati si prepara ad ospitare interi nuclei familiari di migranti, all’insegna dell’accoglienza e della integrazione. Nella giornata di venerdì, nei locali del Centro Sociale di Cariati si è svolta una riunione operativa sul programma Sprar, nel corso della quale è stato illustrato il progetto che coinvolgerà tutte le parti sociali e che verrà presentato al Ministero. Sono in tutto 36 i soggetti stranieri che saranno ospitati in appartamenti sparsi in vari punti della città. «Perché – ha precisato la sindaca Filomena Greco – vogliamo assolutamente evitare fenomeni di ghettizzazione».
Nel corso dell’incontro la cooperativa Agorà di Crotone, che si è aggiudicata il progetto, ha illustrato la propria idea di accoglienza. Il piano che ha approntato, e che entro il 31 marzo prossimo dovrà essere presentato per la valutazione da parte del Ministero, intende coinvolgere associazioni, scuole, parrocchie, artigiani: tutti i soggetti, insomma, che a vario titolo possono contribuire e dare idee per una reale integrazione dei migranti.
Insieme alla sindaca Greco, all’incontro erano presenti Cia, Coldiretti e Confagricoltura. E ancora una folta delegazione di docenti dell’istituto comprensivo di Cariati i quali hanno portato il messaggio della dirigente scolastica Maria Brunetti, che si è detta disponibile ad attivare specifici progetti di educazione, quali corsi di italiano per gli adulti stranieri che arriveranno. Ma anche gli artigiani della città, che conservano i segreti di quelli che definiamo “i mestieri di una volta” e che rappresentano un vero e proprio tesoro da preservare. E da tramandare. Vasai, maestri d’ascia, esperti nell’impagliatura di sedie e nella realizzazione di cestini intrecciati, produttori di liquori e maestri del telaio: tutti si sono dimostrati felici di collaborare. La prospettiva è quella di aprire una serie di laboratori artigiani nei quali insegnare i vari mestieri ai migranti.
«Si tratta di una bella sfida – ha commentato la prima cittadina Greco – Lo spirito di accoglienza è familiare a noi calabresi. Come Comune e insieme a tutti i soggetti coinvolti puntiamo a realizzare un’integrazione che sia interazione tra culture, tra popoli, tra persone. Perché è nell’incontro che ci si arricchisce, vicendevolmente. Per la nostra comunità sarà un’occasione per dare, ma anche per ricevere».
Nel corso della riunione è intervenuto anche il consigliere delegato alle politiche sociali Francesco Milillo, che ha chiesto ai propri concittadini «di non dimenticare il passato. Quando – ha continuato – eravamo noi a emigrare, siamo stati accolti in Germania, in America. Eravamo noi gli stranieri. Ora tocca a noi ospitare».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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