Sibaritide: uovo di Pasqua all’uncinetto a Calopezzati, sbanca sui social | VIDEO

Consensi sui social e contatti di comuni del Nord. L’obiettivo è riscoprire il senso della Pasqua nell’unità e nella condivisione. È quello che hanno fatto le donne di Calopezzati per realizzare un’opera d’arte con le loro stesse mani di cui possono godere gioire tutti gli abitanti del piccolo centro jonico. Per mesi hanno lavorato attivamente nella creazione di un mastodontico uovo di Pasqua che ora sfoggia in tutta la sua bellezza su Piazza Garibaldi, al centro dell’elegante borgo che sovrasta la collina con una splendida vista sul mare. Più di mille mattonelle unite in un unico intreccio per prendere la consistenza del tradizionale uovo, simbolo di nuova vita, che nasce dalla resurrezione di Pasqua.  A lavorare a tutto questo sono state le attivissime donne della Pro Loco di Calopezzati che si sono organizzate per dare ognuna il suo contributo e portare avanti questa tradizione tipica del Sud ma che si sta riscoprendo anche nelle nuove generazioni. Vi hanno lavorato non solo donne tra i 50 e i 70 anni ma anche giovani trentenni. Pina Cruceli, del direttivo della Pro Loco, è entusiasta del risultato, soprattutto esalta la bellezza dell’uncinetto, una passione tramandata di generazione in generazione in cui lei si è specializzata andando oltre i soliti lavori destinati ai suppellettili domestici, ma dando le forme più diverse, in grado di rappresentare “tutto il mondo”, come lei stessa afferma. «Abbiamo intenzione di creare un laboratorio in cui insegnare l’arte dell’uncinetto. Ci sono tante ragazze che hanno mostrato interesse ad imparare, perciò le seguiremo e chi vorrà potrà unirsi a noi in questa follia di colori». Un uovo perfettamente in scala 1 a 40, senza possibilità di errori. Alto 2.30 metri, ha la larghezza massima sulla base di 1.70 metri.  La struttura si poggia su dei tondini di ferro (barre d’acciaio da 6 metri) lavorati magistralmente da Raffaele Serra che li ha modellati con un attrezzo appositamente realizzato per questa mansione. Dopodiché, sui tondini ha inserito una quindicina di cerchi metallici che dalla base fino alla punta vanno a restringersi per larghezza di diametro. Questo ha permesso così al rivestimento di filo di Scozia di ottenere la forma così perfetta agli occhi degli spettatori.  ù

Mayra Capristo, presidente della “Pro Loco di Calopezzati Franca Iuliano”, definisce le mani di queste donne “incredibili”, in grado di realizzare grandi cose. «In queste piccole comunità c’è mancanza di tante cose. E gli abitanti si sentono soli. Il nostro scopo è quello di portare spensieratezza e creare momenti aggreganti e di socialità» ha concluso. Il sindaco Edoardo Antonello Giudiceandrea si dice contento di questa attività tutta al femminile, che incentra perfettamente il lavoro della sua amministrazione: trasformare Calopezzati da comune a comunità. E la curiosità cresce, soprattutto grazie allo straordinario successo ottenuto sui social. Le foto dell’uovo di Pasqua di Calopezzati spopolano ovunque e soprattutto sui gruppi specifici delle lavorazioni all’uncinetto ottengono un plebiscito di approvazioni: oltre 40mila like e centinaia di commenti a supporto di quest’opera che esalta l’artigianato. E c’è chi si informa sulle modalità di realizzazione di quest’opera. Un assessore di un comune della Lombardia ha contattato la Pro Loco per chiedere informazioni con l’intento di riproporre l’uovo di Pasqua anche nel proprio comune. Una grande soddisfazione per le ideatrici del progetto. Ma le donne della “Pro loco Franca Iuliano” non si sono fermate qui. Oltre all’uovo, infatti hanno realizzato anche “La Mongolfiera di Noè”, una variopinta mongolfiera sulla quale hanno fatto salire tutti gli animali che popolano la terra: l’orso, la formica, la coccinella, l’uccellino, l’elefante, il cagnolino. Tutti questi peluche di filo popolano la cesta che dalla ringhiera collocata in piazza si erge verso il cielo, accompagnati da una colomba bianca sospesa, sulla quale è stato inserito un simbolico ramoscello d’ulivo. La mongolfiera vuole essere una piccola testimonianza dell’amore nei confronti di tutti gli esseri viventi, in particolar modo delle tenere creature che popolano la nostra terra. Inoltre tra i rami degli alberi si distinguono vari uccellini, tra cui un simpatico picchio collocato sul tronco di un albero. Tutto questo non fa che arricchire l’atmosfera della piazza e rendere più gradevole la vista dei luoghi del Borgo. Anche l’albero accanto alla Municipio è stato arricchito di tante piccole uova di Pasqua, un augurio di prosperità a tutta la cittadinanza.

 

 

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