SIARC ristorazione non paga i dipendenti, FILCAMS CGIL proclama sciopero

L’azienda di ristorazione collettiva SIARC Spa di Catanzaro, che ha in appalto il servizio mensa e ristorazione degli ospedali dell’ASP di Cosenza e delle scuole di Corigliano Rossano, è solita non pagare i propri dipendenti, situazione già denunciata dalle scriventi OOSS.

Per tali gravissime inadempienze e per l’atteggiamento non collaborativo assunto dalla azienda, si è deciso di avviare le procedure previste dalla legge e fissare per 9 gennaio 2020 una prima giornata di sciopero del personale; le manifestazioni di protesta si svolgeranno presso le sedi degli enti appaltanti, P.O. ricadenti nell’ASP di Cosenza e Comune di Corigliano Rossano.

La situazione è ormai persistente ed insostenibile dai lavoratori dell’indotto che vantano e pretendono di essere giustamente remunerati per il lavoro già svolto. Nonostante le pressanti e formali richieste di FILCAMS Cgil comprensoriale e UIL Rossano, il reiterato silenzio dell’arrogante azienda ha generando un clima di vera e propria esasperazione poiché non sono state pagate né la tredicesima né la mensilità di novembre.

Ultima “carta da giocare” è lo sciopero del personale Siarc; anche se, nonostante questa non più sostenibile situazione, i lavoratori – animati di grande senso di responsabilità – continuano a garantire il servizio.

Stante il grave contesto, non possono più farci garanti della pace sociale. Per tutto ciò, con gli enti appaltanti abbiamo avviato una interlocuzione formale per chiedere l’intervento immediato presso la ditta SIARC, affinché si possa evitare il protrarsi di situazioni critiche ai danni di lavoratori, per lo più monoreddito e con orari part time.

Confidiamo nella sensibilità e nella prontezza d’azione delle istituzioni coinvolte, ivi compresa la Prefettura di Cosenza, già da diverso tempo informata della situazione e, da ultimo, anche della proclamazione dell’imminente giornata di sciopero.

 

Andrea Ferrone, segretario generale Filcams Cgil Pollino Sibaritide Tirreno

Luciano Campilongo, Uil Rossano

Comunicato stampa

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