Sanità. Ps di Corigliano rischia la sospensione. Lettera al Prefetto

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Corigliano Rossano – La situazione dell’emergenza nell’ospedale spoke di Corigliano Rossano è davvero drammatica. Nonostante le denunce e le sollecitazioni provenienti dalla società civile poco o nulla si muove. Dal Palazzo filtra una nota che il Direttore della Divisione di pronto soccorso nonché direttore di dipartimento di emergenza dott. Natale Straface condivisa da tutto il personale, avrebbe inviato al Prefetto di Cosenza Paola Galeone  chiedendo un significativo intervento a tutela di quel che rimane del personale sanitario. In primo piano: lo stabilimento ospedaliero di Corigliano. Si tratta in realtà di un accorato appello rivolto alla più alta carica prefettizia dopo le numerose istanze trasmesse agli organismi preposti e rimasti inevasi. Tra le  richieste: personale medico, infermieristico, ausiliario,  attrezzature salvavita, barelle, adeguamento strutturale, sicurezza.  Nel pronto soccorso di Corigliano un’intera area non viene utilizzata per mancanza di personale.   

«Quale Direttore dei pronto soccorso di Corigliano e Rossano e del dipartimento di emergenza ho finora permesso la continuità del servizio dei pronto soccorso con rinuncia da parte dei lavoratori a riposi, ferie e col ricorso ad una turnazione “illegittima” , violando sistematicamente la Legge 161/2014: direttiva europea sull’orario di lavoro e turni massacranti, col ricorso a straordinari, nonchè col ricorso ed utilizzo di medici a rapporto convenzionato del servizio 118: sono atti ed azioni spesso borderline sul rispetto di norme e procedure.

Le attività di soccorso insistono in un contesto carente anche di servizi e posti letto , soprattutto a Corigliano , in un ambiente di lavoro divenuto inadeguato, insicuro, carente e pericoloso, con devices salvavita obsolete e datate: queste stesse rilevazioni sono state evidenziate dai sopralluoghi dei NAS con verbali e prescrizione di richieste di personale ed attrezzature , verbali inviati alla Direzione Generale dell’ASP di CS e che sono rimaste senza riscontro.

AI fine di salvaguardare la incolumità degli stessi operatori , oltre che dei cittadini , ma anche per le tutele legali del sottoscritto e dei miei collaboratori. Con difficoltà in questa fase riesco a mascherare all’esterno le criticità del settore, tenermi lontano da clamori e strumentalizzazioni politiche , elettorali o altri : voglio evitare ulteriori tensioni nell’opinione pubblica, apprensioni ed insicurezza nei cittadini , oltre che allarmi e tensioni sociali.

E pero’ stavolta , tutte le energie , le forze e le riserve, ma non le motivazioni e le determinazioni , sono esaurite col rischio che per forza maggiore , SARÀ A GIORNI SOSPESA LA ATTIVITÀ NOTTURNA DI PRONTO SOCCORSO NELL’AREA DI CORIGLIANO, non riuscendo piu’ a garantite la continuità del servizio H24 con la presenza del medico : sono rimasti in servizio uno sparuto di medici appena necessari a garantire il solo turno diurno, un esiguo numero di infermieri ed ausiliari inadeguati a garantire assistenza H24! Nel mentre a Rossano si potra’ continuare a garantire un turno H24 sia pure con la presenza inadeguata di personale sanitario in considerazione dell’articolazione complessa della unità operativa allocata nello stabilimento di Rossano.

La governance aziendale dell’ASP di Cosenza , quando era presente , è rimasta finora disattenta ed insensibile a qualsiasi richiamo di attenzione da parte del sottoscritto e dei miei collaboratori. Tutto quanto è consentito dal mio ruolo e funzioni di Direttore dei pronto soccorso e del DEA è stato esaurito non avendo altre possibilità di intervento e di reclutare risorse. Qualora a giorni dovesse determinarsi una sospensione del servizio , sarà mia cura informare uffici, organi competenti e predisporre percorsi assistenziali alternativi al fine di ridurre ulteriori disagi ai cittadini». La nota rivolta al Prefetto conclude: « Io e i miei collaboratori crediamo nel ruolo che il Suo mandato Le assegna come “arbitro “ e come “garante” della legalità , della trasparenza e Le chiediamo di dar vita ad iniziative al fine di scongiurare effetti negativi sullo stato di salute dei cittadini, per una situazione divenuta drammatica e non più sostenibile».

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