Rossano: lavoro, è disperazione

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ROSSANO E’ prossima l’esplosione di una vera e propria bomba sociale. In molti, lavoratori, si ritroveranno senza un posto di lavoro in una città che fa fatica a crearne di nuovi. La vertenza Enel è caduta, come al solito, nel dimenticatoio salvo poi svegliarsi quando qualche disperato promuoverà qualche forte iniziativa di lotta come accadde qualche mese fa, quando un gruppo di lavoratori dell’indotto decise di posizionarsi a oltre 30 metri di una delle due ciminiere. Solo dopo seguirono gli incontro sia prefettizi e che in regione. Le solite promesse ma poi nulla di concreto. Se non la scadenza del bando per affidare da parte di Enel ai privati l’idea più idonea commercialmente per il sito di contrada Curtura. Nel frattempo però i mesi trascorrono e da qui a poco usciranno fuori i lavoratori del servizio mensa, quasi smantellato e delle pulizie civili. La situazione è di totale allarme sociale. Si sta pensando di dichiarare lo stato di agitazione e procedere a nuove forme di lotta. Tutto questo mentre la politica è distratta da altro. Si tratta di padri di famiglia che da oltre trent’anni vivono grazie alla presenza dell’Enel ed ora, per costoro, sta arrivando il ben servito.
Altra situazione calda pronta a scoppiare è quella del personale Ata (collaboratori scolastici- ex bidelli) e i dipendenti di una ditta che ha in appalto le pulizie delle scuole in scadenza il prossimo novembre. Si tratta di circa 100 unità lavorative nel solo territorio del rossanese. E tutto questo accade mentre è in atto la vertenza degli assistenti fisici, ben 39 unità lavorative a spasso.
(fonte: La Provincia di Cosenza)

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