ROSSANO: L’ABBRACCIO DEL PD A STEFANO MASCARO

mascaro parterre

La coalizione (Pd-CCi) presenta il candidato a sindaco Stefano Mascaro, già consigliere comunale, imprenditore, figlio del noto senatore Mascaro, militante nelle fila della ex Democrazia cristiana. Figura moderata, posata, pacata, con le idee chiare sul futuro della città. Sarà una campagna elettorale mirata a presentare programmi e progetti, niente scontri personali. La città ha bisogno di volare alto. C’è da motivare l’alleanza da un lato, e il criterio su come si è giunti alla individuazione di Mascaro. Qualcuno ha parlato di approssimazione nei metodi: affermazione respinta dai presenti. Il matrimonio vede in unione il movimento “Il Coraggio di cambiare” presieduto da Giuseppe Graziano (coordinatore provinciale Forza Italia) e il Pd di Renzi, non nuovo ad accordi trasversali. Tutto nasce dalla necessità di combattere l’eccessiva parcellizzazione in atto su Rossano e le eccessive divisioni e correnti. Il parterre era composto da: Vincenzo Scarcello (Coraggio di Cambiare), Giuseppe Siciliano (presidente onorario), Luigi Guglielmelli (segretario provinciale Pd), Stefano Mascaro(candidato a sindaco), Giovanni Puccio (vice segretario regionale Pd), Franco Madeo (segretario locale Pd), Giuseppe Graziano (presidente nazionale del movimento Il Coraggio di cambiare e il Consigliere regionale di Fi).
Si è un po’ tutti consapevoli dello stato di emergenza che vive la città, a partire dalla questione del tribunale di Rossano ingiustamente soppresso e verso cui lo Stato non riesce ancora a fornire alcuna spiegazione rispetto ad altri di piccole dimensioni tenuti in vita.
La città ha bisogno di recuperare terreno sul fronte dell’autorevolezza. Mascaro parla di parto “complesso” e sottolinea come tale alleanza sia il frutto di una situazione generalizzata di malessere. Tocca punti programmatici di non poco conto, partendo dalla forte emigrazione di giovani e meno giovani a causa della mancanza di lavoro. Occorre pensare a una programmazione lungimirante attraverso la pianificazione di una convergenza programmatica. Riguardo ai criteri adottati per la selezione del candidato, il dirigente Puccio ha sottolineato, seppur con rammarico rispetto alle nuove leve, come lo strumento delle primarie non sia certo l’unico. Il Pd in sostanza ha rinunciato a un proprio candidato al fine di evitare di scivolare in un antipatico tritacarne. Per Graziano nessuna approssimazione vi è stata nel metodo e nei criteri utilizzati, ma al contrario, senso di maturità. Puccio ha richiamato l’attenzione sulle dichiarazioni di Renzi in relazione alla legalità:«Deve partire dalla vostra terra». Tace però sul presunto malaffare di Stato sulla vicenda del tribunale di Rossano, causa oggi perorata paradossalmente da un parlamentare piemontese. Mascaro e Graziano, insieme ad altre questioni, si faranno carico della questione. Che ha fortemente penalizzato il territorio.
Il candidato Mascaro guarda al futuro con ottimismo, nella consapevolezza che i problemi ci sono e sono tanti. Tra questi : le finanze. Il Comune è vicino al predissesto finanziario. Non a caso nessuna banca partecipa al bando per l’acquisizione della Tesoreria. Il Pd è dunque con lui, eccezion fatta per l’area Dem e per i giovani del Pd.
(FONTE LA PROVINCIA DI COSENZA)

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