Rossano In Movimento: Ospedale Sibaritide, pochi meriti, necessita un severo controllo

Chiediamo, a chi fa parte dell’assise regionale, di evitare autocelebrazioni di sorta, sulla costruzione del nuovo ospedale,  piuttosto di controllare con rigore l’evolversi della situazione.

Tra parole dette e fatti mancanti, la soap “Nuovo Ospedale della Sibaritide”, tutta in mano alla regione, si arricchisce, infatti, di una nuova puntata. Dopo 6 anni e due mesi, dalla sottoscrizione del contratto di concessione tra Regione Calabria, ASP Cosenza e Ospedale della Sibaritide S.C.p.A., si è “celebrata” oggi, 4 novembre, ad opera del Direttore dei Lavori, la Consegna delle aree. Da tale data, la società D’Agostino Costruzioni  avrà la detenzione e la custodia delle stesse, necessari per l’esecuzione delle Opere. Una data attesa, quella della Consegna delle aree, almeno dal maggio 2019, da quando cioè, un decreto del R.U.P. approvava il progetto esecutivo.

Cosa è accaduto prima del 4 novembre 2020, che non ha consentito l’ultimazione dell’opera, è oggetto di un procedimento di vigilanza, avviato, nel luglio di quest’anno, dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, su segnalazione puntuale dell’On. Forciniti (M5S). E proprio l’ANAC nel notificare l’avvio della procedura di vigilanza, ha spiegato  “Si ritiene contrario alla tutela del preminente interesse pubblico alla pronta realizzazione del presidio ospedaliero, il mancato rispetto del cronoprogramma stabilito con il contratto di concessione, nonché l’indeterminatezza ancora oggi sussistente sui tempi di realizzazione della stessa infrastruttura. E ciò anche in ragione delle scelte amministrative dell’Ente concedente (ovvero la regione Calabria) a seguito della vicenda giudiziaria che ha coinvolto la società Tecnis S.p.A., socio di maggioranza della società concessionaria, in relazione all’andamento della concessione”. Ancora la nota, datata 6 luglio 2020 .

In sostanza, mentre comunicati regionali, quest’estate, giugno 2020, avvisavano la cittadinanza della ripresa dei lavori, presso contrada Insiti, e della realizzazione delle fondazioni del nuovo ospedale entro luglio, l’ANAC informava che la regione Calabria doveva ancora concludere la paventata cessione aziendale della Tecnis S.p.A., in crisi, a favore della società D’Agostino. E nessun lavoro, se non di mera cantierizzazione, poteva partire, perché ciò impediva, di fatto, la formale Consegna delle aree.

Fatichiamo, quindi, a riconoscere, oggi come ieri, meriti regionali sulla situazione legata al nuovo ospedale della sibaritide, stanti tra l’altro, da un lato i problemi finanziari della società Cogiatech, socia di minoranza della D’Agostino nella costruzione del nuovo ospedale, e dall’altro i problemi organizzativi di quest’ultima.

I tempi di costruzione, poi, come indicati nel contratto di concessione, sono fissati in 889 giorni, ovvero circa 2 anni e 4 mesi. Tempi che, riportano diversi studi sul partenariato pubblico privato nella realizzazione degli ospedali, spesso sono notevolmente allungati dalla richiesta di varianti. Accadrà anche in questo caso?

Meetup Rossano In Movimento

comunicato stampa

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