Da quanto si apprende l’utente denunciato, dopo essere stato raggiunto da una contravvenzione per eccesso di velocità, emessa dal Comune di Roseto Capo Spulico, ha deciso di “farsi giustizia” da solo pubblicando un video su Facebook in cui passava dalle illazioni in merito a presunte truffe messe in atto dal primo cittadino alle vere e proprie minacce fisiche nei confronti del sindaco Mazzia. Una sequela di contenuti offensivi, in un crescendo di strafottenza e pericolosità che hanno convinto la professionista rosetana a sporgere denuncia e a chiedere una punizione esemplare.
“Da anni mi spendo anima e corpo per la comunità – ha commentato il sindaco Mazzia – mettendo a disposizione del Comune passione e competenza. Certo non è facile, ma solo così si guadagna il rispetto, la fiducia e la stima delle persone, solo dopo anni di duro lavoro. Pertanto, non posso tollerare di vedere minacciata la mia persona e i miei affetti”.
“Abbiamo chiesto l’oscuramento del profilo Facebook dell’utente denunciato – ha ribadito l’avvocato Ettore Zagarese – e ci riserviamo di chiedere un risarcimento patrimoniale. L’idea di un’impunità legata all’essere i social luogo virtuale deve scontrarsi con la realtà dei fatti: nessuno può arrogarsi il diritto di diffamare e minacciare su Facebook, chi lo fa ne risponde personalmente e la prossima volta ci deve pensare due volte prima di scagliarsi contro qualcuno. I social network non sono il Far West”.
Il sindaco, di concerto con il suo legale, ha deciso che qualora il tribunale decidesse per un risarcimento patrimoniale, l’intera somma sarà devoluta in beneficenza in favore della Fondazione Telethon – Adotta il Futuro che si occupa dello studio delle malattie genetiche rare nell’infanzia. Un modo perché da una ingiustizia, si possa trasmettere un segnale di speranza (Comunicato stampa).