Ricorsi, Rapani e Stasi vogliono andare fino in fondo

assistenti fisici

ROSSANO Flavio Stasi ed Ernesto Rapani vogliono vederci chiaro e andare fino in fondo. Il primo non è andato al ballottaggio con Mascaro per soli 248 voti. Tanti quanti sarebbero serviti per superare proprio Rapani, arrivato secondo nel primo turno. Vedere sfumata questa grande possibilità per una manciata di voti è stata dura da digerire. E lo è altrettanto non vincere il ballottaggio per soli 62 voti! Quanto, nei fatti, capitato a Ernesto Rapani. Che al secondo turno (quello decisivo) ha ricevuto 7.109 preferenze: proprio 62 in meno rispetto alle 7.171 di Mascaro. Da mordersi le mani. Anche Rapani, così come Stasi, che ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari segnalando presunte irregolarità avvenute in varie sezioni nel corso del primo turno elettorale del 5 giugno.
In sostanza, si parla di omissioni da parte di alcuni presidenti di seggio che non avrebbero segnalato la presenza di persone accompagnate a votare addirittura sui furgoni e pagate per il loro voto.
Si è parlato di cittadini rumeni portati davanti ai seggi al termine del loro lavoro nei campi.
Cittadini pagati per un tot a voto o minacciati di perdere il proprio posto di lavoro. Chi è l’artefice di tale eventuale ipotesi di reato?
Sarà, eventualmente, la magistratura ad accertarlo.
Per Stasi e la sua squadra è di fondamentale importanza. Innanzitutto, perché se si dovesse accertare qualche broglio in qualche sezione, tutto sarebbe rimesso in discussione. La magistratura amministrativa sarà chiamata anche ad esaminare le 386 schede nulle del primo turno.
In quell’occasione, a quanto denunciato alla Procura, sarebbero state commesse gravi irregolarità in qualche sezione. E pare siano state annullate schede in maniera fraudolenta. Questo sarebbe un reato gravissimo. Che, secondo Stasi, ha danneggiato proprio lui. Lui che per quasi 250 voti non si è potuto misurare al ballottaggio.
La giustizia amministrativa avrà da lavorare. Ci sono da ispezionare anche 1.260 schede nulle del ballottaggio.La questione è delicata. Da un momento all’altro potrebbe azzerarsi tutto e riavviarsi al commissariamento. La città si avvia a una nuova stagione di totale incertezza. Le prossime ore saranno determinanti.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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