Reggio Calabria, dubbi sui test rapidi per lo screening di massa: la task force li blocca

Sono oltre 70mila e arrivano dalla Corea del Sud. Il virologo Foti: «Non sono quelli che avevamo chiesto con specifica richiesta al ministero». E il Comune li manda all’Università di Catanzaro per verificarne l’attendibilità
A Reggio Calabria dalla task force anti covid nasce il dubbio sulla validità dei tamponi inviati dal ministero per lo screening della popolazione. Oltre 70 mila test rapidi, prodotti da una società sud coreana, sono stati bloccati al Comune in attesa che la verifica, effettuata in collaborazione con l’Università di Catanzaro, dia il suo esito. Parte dunque dalla provincia reggina il primo studio scientifico sull’attendibilità dei test rapidi a lettura visiva che non sono quelli richiesti dalla task force. A dare input all’iniziativa è stato il virologo clinico che fa parte della task force reggina Fabio Foti.

«I tamponi che ci sono arrivati dal Ministero non sono quelli che avevamo chiesto con specifica richiesta oltre tre mesi fa – ha dichiarato Foti – Leggendo letteratura scientifica mi sono reso conto che questi tamponi non impattavano perfettamente i valori di performance, sensibilità e specificità. Quindi, abbiamo cercato di capire se quello che ci è arrivato fosse effettivamente valido e che quello che viene riportato all’interno del documento di accompagnamento prodotto dalla ditta fosse veritiero oppure no. Nei prossimi giorni avremo i risultati che ci daranno contezza. Noi siamo l’unica amministrazione comunale che attualmente si è interrogata e creata il problema di verificare cosa ci fosse arrivato dal Ministero e non per essere scettici ma per essere sicuri».

fonte LaCnews24

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: