Rapani: il Pd offende l’intelligenza dei rossanesi

mascaro

Evidente, ormai, il caos all’interno del Pd in relazione al sostegno alla giunta Mascaro. Troppe posizioni contrastanti per una situazione che “offende l’intelligenza dei rossanesi”. Va giù duro Ernesto Rapani, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale nonché capogruppo consiliare di Rossano, nell’esaminare la vicenda che sta tenendo banco in questi giorni. Una querelle che, non esita a dirlo “sta avvilendo la vita amministrativa cittadina in queste ultime settimane, innescata dal segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno”. E i risvolti sono talmente paradossali che Rapani si chiede, ma lo chiede soprattutto a Magorno «quanti Pd ci siano a Rossano ed in generale in Calabria. Gli chiederei – prosegue – se si sente per davvero o gioca a fare segretario regionale del Pd, nonostante le voci fuori dal coro dei battitori liberi e di chi, scontento, si alza al mattino con la luna di traverso. Oppure di chi non lo riconosce nella sua autorità e autorevolezza – evidentemente – come quella parte della sua segreteria provinciale e del gruppo consiliare di Rossano che continuano ancora a tenere il moccolo a Mascaro, per chissà quale interesse personale. Eppure il segretario del Pd era buono a salire sul palco in campagna elettorale”. Non si risparmia un’ultima considerazione: “Rossano, tuttavia, sa bene, e se ne parla ovunque – chiosa Rapani – che chi continua a sostenere l’amministrazione è custode di interessi».
A riprova di questo, il coordinatore regionale di Fdi-An ripercorre le tappe della vicenda, a partire proprio dal segretario regionale Magorno che, agli inizi di aprile, ha bocciato “l’amministrazione e la giunta Mascaro, peraltro su tutta la linea, nonostante vi siano esponenti dem quali Candiano e Zagarese. Nel frattempo il segretario cittadino Franco Madeo, polemizzando col suo superiore regionale chiede perché si voglia “distruggere tutto”. È il 6 aprile. Il 14 – prosegue Rapani – sempre a supporto di Magorno e dell’area Micciullo, giunge il primo comunicato della segreteria provinciale a firma di Luigi Gagliardi e Amedeo Valente. I due chiedono, “a sostegno delle posizioni già espresse dal capogruppo Pd in Consiglio comunale Antonio Miciullo” la “bonifica” della giunta. Poi è la volta del capogruppo Micciullo, il 18 aprile, spalleggiato dallo stesso Magorno e da una parte (a questo punto) della segreteria provinciale, con un comunicato duro a firma del gruppo consiliare rossanese, come se Calabrò e Curia non ne facessero parte, nel quale si ritira la fiducia al sindaco e si continua a chiedere l’azzeramento della giunta, più e più volte reiterata nel corso degli ultimi mesi…La penultima puntata della telenovela giunge Il 20 aprile – riferisce ancora il coordinatore regionale di Fdi-An – con l’ennesimo comunicato stampa, caso strano, inviato non dal Pd come avvenuto per tutti gli altri, ma dall’ufficio stampa del Comune di Rossano, a firma, questa volta, di altri componenti della segreteria regionale, Giuseppe Ranù e Salvatore Modesto, attraverso il quale quel partito offre pieno sostegno all’azione amministrativa di Mascaro. Puntuale l’ultima sortita del segretario comunale a fare l’avvocato del diavolo il 21 aprile con la quale annuncia l’appoggio a Mascaro…Nel mezzo, a non prendere posizione la “restante” parte del gruppo consiliare del Pd composta dai consiglieri Calabrò e Curia che, invece, si dicono tifosi del sindaco. Ma è bene ricordare – specifica il rappresentante di Fdi – che un altro consigliere del Pd, Titti Scorza, ha abbandonato il gruppo all’inizio della legislatura per accuse al gruppo di voto di scambio, mai difese, da parte di un altro tesserato Pd, Tonino Caracciolo».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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