Processo “Last minute”. Cassano allo Ionio, dodici condanne per spaccio di eroina

Anche due assoluzioni nel processo che ha fatto registrare pene comprese fra uno e cinque anni di reclusione, la Procura aveva chiesto punizioni più severe

Si è concluso con dodici condanne e due assoluzioni il processo “Last minute” che a gennaio del 2019 innescò una serie di arresti per reati legati al traffico di stupefacenti a Cassano allo Ionio. Pene comprese fra nove mesi e cinque anni di carcere sono state comminate dal Tribunale di Castrovillari presieduto dal giudice Giuseppina Ferrucci, ma le richieste avanzate dalla Procura erano di gran lunga più severe.

A dare il via all’inchiesta, nell’aprile del 2017, è un tentativo di estorsione attuato nei confronti di un imprenditore di Spezzano Albanese, titolare di una ditta di trasporti. L’uomo subisce, infatti, il furto di un trattore, di un autocarro e di alcuni attrezzi agricoli e, nei giorni successivi, riceve la classica chiamata per riottenere i suoi beni in cambio del pagamento di una somma di denaro. Il cosiddetto cavallo di ritorno.

Le indagini partono da lì e si concentrano su alcune persone ritenute contigue al clan dei nomadi cassanesi, ma le successive intercettazioni consentono di allargare il cerchio allo spaccio di eroina. Tutte le condanne inflitte nelle ultime ore sono collegate solo a quest’ultimo tipo di reato dal quale, invece, è stato assolto Rocco Milito, difeso dall’avvocato Luigi Malomo, per il quale il pm aveva invocato invece sette anni di reclusione.

CONDANNATI

  • Leonardo Jonni Bevilacqua – 5 anni
  • Leonardo D’Amati – 5 anni
  • Francesco D’Amati – 5 anni
  • Pietro Milito (classe ’93) – 4 anni e 8 mesi
  • Antonio Milito – 4 anni e 3 mesi
  • Pietro Milito (classe ’84) – 4 anni e 1 mese
  • Sabato Adamo – 2 anni
  • Oscar Sulla – 1 anno e 1 mese
  • Andrea Siciliano – 1 anno
  • Giovanni Spataro – 9 mesi
  • Nicola Damiano Marotta – 9 mesi
  • Matteo Zaccaro – 8 mesi

ASSOLTI

  • Giovanni Arturi
  • Rocco Milito

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