Politica, prove di unità nel centro destra rossanese

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Il centro destra rossanese cerca di riorganizzarsi. E lo fa in virtù delle sonora batosta avuta circa un anno fa, con la divisione alle comunali. Se in quell’occasione il centro destra fosse stato unito come in altre occasioni, a quest’ora avrebbe il comando della città. Invece si è scelta la strada della divisione e delle guerre fratricide. Con i risultati che sappiamo. Adesso, in virtù del discorso fusione con la vicina Corigliano, il centro destra cittadino cerca di dialogare. E lo ha fatto su iniziativa di Rodolfo Alfieri (in foto), presidente del Circolo “Rossano Città dello Jonio” del Movimento Nazionale per la Sovranità. L’incontro sia è avuto tra i rappresentanti della maggior parte delle forze politiche di centro destra: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento nazionale per la Sovranità, Udc, Rossano Prima di Tutto. Mancava solo “Patto Sociale”, espressione di Orazio Longo e Geppino Caputo. Una forza importante del centro destra rossanese, con cui comunque, se si vuole riavviare un discorso unitario, bisogna dialogare. E cercare di costruire, insieme, quello che fu quel forte centro destra che non aveva rivali. Intanto, c’è stata questa prima riunione. Tanti gli argomenti sul “tavolo”. Assicurare, nell’ambito di una chiara scelta di sviluppo ecocompatibile e sostenibile secondo i criteri di una economia sociale e circolare, infrastrutture materiali e immateriali. Recuperare dall’unificazione della “macchina” della pubblica amministrazione delle due municipalità risorse economiche da reinvestire in servizi. Potenziare l’offerta sanitaria ed ospedaliera in modo che soddisfi i bisogni esistenti e del medio futuro. Avviare un nuovo welfare che assicuri e potenzi i servizi sociali di competenza e che apra, nell’ambito di una efficace e trasparente sussidiarietà, alla partecipazione del mondo del Terzo Settore e del volontariato, nonché dell’impresa sociale. Potenziare la portualità al centro della quale c’è il porto commerciale e turistico di Corigliano. Condividere un progetto di riuso-riconversione della Centrale Enel secondo la vocazione socio-economica del territorio. Assicurare una nuova ed efficiente mobilità tra le aree del nuovo comune. Lavorare affinché si costituiscano i Municipi così da assicurino adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. Questi temi affrontati dal nuovo laboratorio del centro destra rossanese. Che lavorerà per affrontare l’imminente campagna referendaria pro fusione. Ogni componente politica, nella doverosa tutela della propria identità e dei valori, condividerà contenuti, idee e proposte maturate all’interno delle proprie sezioni e partiti. Alle prossime riunioni saranno invitate anche altre forze politiche del centro destra (Noi con Salvini e Patto Sociale?), dicono gli organizzatori. Dal confronto è anche emersa l’esigenza di rendere “operativa” la normativa statutaria del Comune di Rossano, legata al referendum: uno strumento altamente partecipativo e democratico che deve essere reso accessibile ai cittadini; nonché avviare con l’Amministrazione comunale un confronto sul Piano strutturale associato della Sibaritide (PSA) affinché sia contemplata la geografia strutturale richiesta dalla fusione.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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