PD Corigliano Rossano: non ghettizziamo i Centri Storici

Nel centro storico di Corigliano vive una comunità di immigrati provenienti da Pesi dell’Africa. Vivono in case abbandonate, che sono ubicate a pochi passi dalla centrale e storica piazza del Popolo, importante luogo di ritrovo dei residenti, su cu si affaccia il famoso Palazzo Bianchi, destinato a sede legale del nostro comune che attende però un’ adeguata valorizzazione, allo stato in sostanza utilizzato solo nel piano terra esterno da uffici comunali.
La comunità degli immigrati ha occupato immobili abbandonati e fatiscenti, ma pare che addirittura paghino il fitto. Vivono in pessime condizioni igienico-sanitarie e in uno stato di degrado. Ma anche i vicoli, che circoscrivono gli stessi immobili occupati, sono in uno stato di abbandono, pieni di erbacce, visibilmente da tempo non puliti, con accessi e scale pubbliche non manutenute ed in pessime condizioni.
Sembra una zona di periferia abbandonata, pur trovandosi alle spalle della importante piazza del Popolo.
La comunità di immigrati riceve qualche aiuto ( abbigliamento, scarpe etc.) da persone del posto, ma non essendo dotati di mezzi economici rischiano di finire nella rete di persone spregiudicate.
L’attenzione verso gli immigrati,presenti nel nostro territorio, non può essere lasciata a pochi privati, e soprattutto non si può consentire che siano sfruttati e che vivano in queste condizioni.
L’Amministrazione comunale, di una comunità civile, deve trovare il modo di intervenire e affrontare il problema.
Durante la campagna elettorale comunale, abbiamo sentito come fosse importante valorizzare i centri storici dei due ex comuni, promettendo un particolare impegno per il decoro e la pulizia delle strade e dei siti pubblici storici.
Chiediamo al sindaco della città di Corigliano-Rossano qual è l’azione amministrativa che intenda dispiegare, quali sono le iniziative tese a promuovere interventi di recupero e di risanamento. In sostanza qual è la strategia dell’attuale Amministrazione Comunale per rilanciare, innanzitutto, i centri storici su una prospettiva di qualità della vita dei residenti, per il ripristino e decoro urbano e per il miglioramento dei servizi, ridando altresì a nostri siti storici quel valore che meritano.


Centri storici che possano e debbono, anche, diventare attrazione di offerta turistica.
Quali interventi di risanamento e di recupero dei centri storici sono in programma e in progettazione.
Chiediamo, nell’immediato, un tempestivo intervento per ripristinare lo stato di vivibilità della zona abitata dalla comunità di immigrati, che sia immessa nel circuito delle zone da pulire quotidianamente, con l’adozione di ogni iniziativa utile e con adeguati provvedimenti di pertinenza comunale, ma altresì di far verificare, congiuntamente all’autorità sanitaria che si vorrà sollecitare, le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono gli immigrati presenti in tutto il nostro territorio.
Non si può girare la testa dall’altra parte e anche l’Amministrazione Comunale deve fare la sua parte.
Situazioni come quella rappresentata costituiscono fonte di rischio sanitario e anche di pericolo per la sicurezza pubblica. Nelle condizioni di degrado e di precarietà in cui vivono, gli immigrati sono indifesi, per lo più utilizzati nei campi in agricoltura per molte ore e pochi soldi al giorno, senza alcun diritto e facile preda del caporalato, che costituisce una piaga soprattutto del sud e della nostra regione, come in questi giorni denunciato dalla Conferenza Episcopale Calabra, ma fenomeno ancora troppo poco attenzionato. Su questo chiediamo all’Amministrazione Comunale di promuovere un’azione di contrasto e di sensibilizzazione contro il caporalato, anche mediante la formazione di protocolli per la legalità e per la tutela dei diritti degli immigrati e di tutti gli occupati giornalmente in agricoltura, coinvolgendo aziende agricole, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali.
Il PD continuerà nella sua azione di monitoraggio del territorio comunale e periodicamente saranno visitate contrade, località e quartieri della nostra città, verificandone lo stato, al fine di segnalarne le condizioni e di sollecitarne eventualmente interventi di recupero e di risanamento.

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