Parco archeologico e Museo di Sibari, pronte politiche di rilancio |VIDEO

Necessarie politiche di rilancio del Parco archeologico di Sibari, fino a qualche decennio fa con picchi di 70mila visitatori all’anno, ed ora invece presenta numeri da condominio per la mancanza di un’azione politica di strategie di marketing promozionale da un lato, e una certa marginalizzazione dai circuiti nazionali e internazionali dell’ambito del mondo scolastico. Da poco si è insediato il nuovo Direttore Filippo Demma che in una recente intervista a Repubblica nel denunciare la carenza di personale ha anche toccato il delicato tema della criminalità organizzata, di usi illeciti di aree del parco, e il problema della prostituzione.

Al primo punto dell’agenda amministrativa del Sindaco Papasso

«Abbiamo preso atto della decisione dell’attuale Ministro che ha voluto l’autonomia del polo museale di Sibari e del parco, ha affermato il sindaco di Cassano Gianni Papasso, ho incontrato il nuovo direttore Demma e devo dire che c’è molto entusiasmo attorno all’esigenza di rilanciare il sito. Chiediamo sostanzialmente una nuova attenzione e una nuova campagna che possa ridare luce all’antica Sibari». Si tratta di una vasta area di circa 50 ettari. Una parte di Parco venne travolta dall’esondazione del Crati, provocando seri danni poi ripristinati. C’è bisogno di idrovore al fine di evitare nuove forme di allagamenti considerata la zona paludosa. Sul tavolo dell’amministrazione comunale «è una partita importante collocata al primo posto dell’azione di governo».   

 

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