Paludi, nasce il primo Festival italiano delle Spartenze

paludi

Nasce in provincia di Cosenza, a Paludi, il primo Festival italiano delle Spartenze. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di riportare al centro dell’attenzione il tema delle migrazioni, grazie al racconto e al vissuto “di chi resta e di chi ritorna”. In questo modo s’intende dare un contributo al sistema Paese e sanare la frattura culturale causata dai fenomeni migratori. Organizzata dall’associazione culturale “AsSud”, la due-giorni, prevista per mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre, è patrocinata da Comune di Paludi, Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Comites di Montreal, Rete Italiana di Cultura Popolare, Rubbettino Editore, l’associazione Fratres, la Comunità Radiotelevisiva Italofona, Next New Media, Ferrari Editore, Istituto Cooperazione Paesi Esteri.

Un ricco programma che vede come protagonisti attori culturali, società scientifica e comunità: dai Parafonè a Roberto Giglio, ai Giamberiani.  Interverranno, tra gli altri, Mons. Giuseppe Satriano (vescovo di Rossano), Fabio Porta (Presidente del Comitato Permanente Italiani nel mondo e Promozione del Sistema Paese), Mimmo Lucano (Sindaco di Riace), Mons. Franco Milito (vescovo di Oppido Mamertina-Palmi), Daniela Consoli (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), Antonio Damasco (Presidente Rete Italiana di Cultura Popolare), Maria Rita Acciardi (architetto, già sindaco di Amendolara), Rocco Carbone (Università Nazionale di General Sarmiento-Buenos Aires), e Giovanna Giordano (Presidente Comites di Montreal).

Nel progetto sono coinvolte le scuole del territorio, le associazioni locali e l’intera comunità di Paludi. A conclusione dell’evento, sarà assegnato il Premio “Spartenze 2016” agli emigranti che hanno saputo integrarsi con successo nelle comunità di arrivo mantenendo forte il legame con il paese di origine.

“Abbiamo scelto Paludi – spiega il direttore del Festival, Giuseppe Sommario, ricercatore presso l’Università di Messina, studioso dei fenomeni migratori, autore di una tesi di Dottorato dal titolo: “Le due Calabrie: il contatto linguistico e culturale fra Italia e Argentina”  – perché, oltre ad essere il luogo in cui sono nato natale, “in fase avanzata di spopolamento” con un’incidenza del tasso di abbandono (cittadini iscritti all’AIRE) sulla popolazione del 163,7%: 17° in Italia e primo in Calabria fra i comuni con meno di 10 mila abitanti”.

Il Festival vuol rappresentare un modello di recupero territoriale: una proposta di valorizzazione della realtà locale attraverso la cultura e la memoria. Proiezioni cinematografiche, mostre, canti, balli, presentazioni di libri, laboratori per i più piccoli, incursioni teatrali, anticipazione di progetti artistico-culturali, dibattiti e degustazioni enogastronomiche “meticce”.

“Paludi è la prima tappa di un progetto itinerante ben più ampio – conclude Sommario – che nella primavera del 2017 approderà in Germania per un secondo appuntamento. Vogliamo riannodare i fili della storia tra dolorose spartenze e fortunati arrivi, recuperando ciò che l’Italia ha lasciato andar via”.

L’evento sarà trasmesso in diretta attraverso il canale facebook Associazione “AsSud” Paludi.

 

Associazione “AsSud” Paludi

 

 

Info:

assudpaludi@gmail.com; cell.: 333-8490053

 

(fonte: comunicato stampa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: