Dalle indagini, inoltre, è emerso che l’ex sovrintendente non avrebbe favorito la cosca solo in quell’occasione, ma avrebbe rappresentato un supporto indispensabile per l’ingresso nel porto di Gioia Tauro di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sudamerica. Per farlo, G.C. sarebbe stato sistematicamente retribuito e per questo, oltre all’accusa di concorso esterno, la Dda gli contesta anche la corruzione e la partecipazione ad associazioni dedite al narcotraffico. (fonte ANSA)