Mascaro: San Nilo, il Patrono che tutti vorrebbero

ROSSANO Lunedì scorso la simbolica consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Stefano Mascaro al Santo Patrono, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Nilo e al termine della Santa Messa celebrata in Cattedrale dall’arcivescovo Giuseppe Satriano. Questi alcuni passaggi dell’intervento del primo cittadino, incentrato molto sulla figura di San Nilo: “Quest’anno ricorrono i 30 anni dal Congresso Internazionale su San Nilo svoltosi nei giorni 28 settembre/1 ottobre 1986, sulla spinta della vivacità culturale dell’Università Popolare che ha trovato pronti sia l’Amministrazione comunale del tempo che la Diocesi, capaci di coinvolgere il mondo accademico e studiosi di ogni parte del mondo … A me, qui, preme sottolineare l’aspetto speculare dell’evento: cioè la straordinaria importanza della figura di San Nilo che appartiene non solo alla Chiesa ma al patrimonio culturale dell’Umanità, alla sua Storia…San Nilo, per la complessità e completezza della figura, è probabilmente il Patrono che ogni Comunità desidererebbe avere…Insieme a San Nilo la città onora il suo discepolo San Bartolomeo, altra espressione di un monacheismo protagonista della fertilità della civiltà occidentale.
Santi dei quali, per la loro grandezza, l’Episcopato Calabro già nel 1958 proponeva che venissero dichiarati compatroni della Calabria insieme a San Francesco di Paola.
Eppure, di fronte a tutto ciò abbiamo dovuto registrare nel tempo una sorta di oblio della memoria proprio qui tra noi rossanesi, omettendo i dovuti riconoscimenti ed assumendo atteggiamenti di sufficienza, che tanto male hanno fatto allo spirito di questa Città. E’ per questo che esprimo la mia gratitudine a Monsignor Satriano per lo sforzo che ha compiuto e compie nella direzione di una rivalutazione del significato della presenza di San Nilo per Rossano, introducendo anche nei festeggiamenti delle modificazioni che travalicano il momento religioso e tendono a recuperare e rinsaldare il legame tra la Città intera ed il suo Patrono”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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