Mandatoriccio, amministrative: intervista al candidato a sindaco Egidio Carlino

MANDATORICCIO. Sempre più vicine le elezioni amministrative del comune di Mandatoriccio (14 e 15 maggio prossimo), difatti, si passa da riserbo e toni pacati ad una più accesa campagna elettorale. Di seguito l’intervista al candidato a sindaco Egidio Carlino (Lista N.1 “La Fenice”).

Come nasce il vostro progetto politico?

Negli anni la nostra partecipazione attiva alla politica comunale e sovracomunale ha permesso di ritagliarci uno spazio. La comunione di intenti ha fatto di noi un gruppo guidato dal bene per la cosa pubblica. L’obiettivo è il ricambio generazionale: la vecchia classe politica non deve essere rottamata ma deve andare in pensione. Noi prendiamo il meglio dall’esperienza e cediamo il posto ai giovani competenti. Non è più il tempo del sindaco che è uomo solo al comando: oggi ci sono sfide diverse, bisogna essere aperti ad interventi da parte di tecnici esterni che danno contributo in tutti i settori, ed è sempre più crescente l’interazione con l’Unione Europea che prevede dipendenti comunali da formare. Mandatoriccio è una realtà politica difficile: da una parte c’è l’ardore, dall’altra l’indecisione dettata dalla mala politica. 

Quali sono i principali progetti per il comune di Mandatoriccio?

Il nostro programma elettorale è basato sulle esigenze della popolazione. Nella fase preliminare abbiamo studiato le problematiche che attanagliano il nostro territorio cercando di fornire altresì una soluzione attuabile per ognuna di esse. La questione energetica è senza dubbio una delle tematiche fondanti: ci proponiamo di costruire una comunità energetica rinnovabile sapendo difatti cosa sia una comunità energetica e le modalità per ottenerla. Mandatoriccio eredita debiti dalla precedente gestione, ad esempio per quanto riguarda l’acquedotto Sant’Angelo (Campana), a cui si potrebbe porre rimedio tramite lo sblocco di investimenti. Il nostro comune è stato oggetto di due commissariamenti prefettizi e quest’estate sapremo se il commissario lascerà la situazione di dissesto e quale sarà l’ammontare dei debiti, i quali hanno tagliato i servizi sociali, assistenziali, culturali e sportivi che tradizionalmente Mandatoriccio ha sempre posseduto e che intendiamo ripristinare. Il commissariamento ha portato anche l’aumento della tassa sui rifiuti che è insostenibile per le categorie più deboli; con una gara di appalto unica assieme ai comuni del circondario si potrebbe accedere a compattatori, ecoballe ed altri sistemi di smaltimento dei rifiuti tramite finanziamenti del PNRR. Si abbasserebbe così la Tari per cittadini, commercianti e residenti al paese nel solo periodo estivo, che si ritrovano però a pagare i tributi. L’attrattività del luogo è calata con l’assenza dell’ordinaria amministrazione: non solo i rifiuti ma anche la pulizia delle strade ha causato disagio sia per le aziende agricole che per i villeggianti. Importante è fronteggiare anche il rischio idrogeologico attraverso il monitoraggio delle zone, prova ne è il crollo dell’acquedotto a Longobucco.

E’ stato accusato di razzismo dal candidato consigliere Greco (Lista N.2 “Insieme si può – Per Mandatoriccio”), come si esprime a riguardo?

L’accusa è partita dalla frase da me pronunciata: «Nella mia squadra ci sono solo mandatoriccesi». Io intendevo “essere mandatoriccese” in senso politico, nel senso di vivere a Mandatoriccio e vivere Mandatoriccio. La mia lista è infatti composta da membri che conoscono la geografia del paese, i problemi della popolazione, le difficoltà economiche e la storia politica. Essi hanno rivolto tendenziosamente la mia frase alle due loro candidate di origine rumena; io ho fatto salire sul palco, durante il mio comizio, un’amica ucraina per testimoniare la vicinanza alle comunità straniere. La mia affermazione era quindi diretta a due elementi dell’altra squadra che per loro ammissione “non conoscono nemmeno la strada”. C’è bisogno di gente che sappia almeno i problemi per vi poter dare una soluzione.

Cosa mi dice invece sull’accusa di essere prosecutore dell’amministrazione Cornicello?

Anche quest’accusa è infondata e tendenziosa. Non c’è alcun accordo politico con l’ex sindaco Cornicello perché non rappresenta più una forza politica ma un’ex amministratore, né tantomeno vi sono nella mia lista elementi appartenenti al suo gruppo. L’avvocato Cornicello in un colloquio ufficioso ha semplicemente espresso l’intenzione di appoggiare la mia compagine politica poiché in essa rivede maggiormente i principi che hanno guidato la sua gestione, ed io lo ringrazio. 

Virginia Diaco

 

 

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