Pentastellati. Aree interne, Regione in ritardo

Mario Oliverio

«Mentre Oliverio annuncia a destra e a manca i 100 milioni per i borghi la Commissione europea ci fa sapere che la Regione è in forte ritardo con l’attuazione delle politiche di sviluppo delle aree interne». Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, ha ricevuto in questi giorni la risposta alla sua doppia interrogazione alla Commissione europea, sui ritardi relativi alla politica di sviluppo territoriale integrato.
«Per meglio comprendere se ci sono stati passi in avanti da parte del Dipartimento regionale e dei Comuni, avevo inviato una prima interrogazione sulle strategie di sviluppo delle grandi aree urbane e delle aree inferiori e la seconda interrogazione sulle aree interne. All’interno del nuovo Programma Operativo – chiarisce la Ferrara – è definita una politica di sviluppo territoriale integrato che delinea tre strategie da attuare attraverso lo strumento degli Investimenti Territoriali Integrati: la Strategia per i principali poli urbani regionali (Cosenza-Rende, Reggio Calabria e Catanzaro), la Strategia per le aree urbane di dimensione inferiore (che riguarda il rafforzamento delle altre città capoluogo di provincia, Crotone e Vibo Valentia, il sistema urbano Corigliano-Rossano, la città di Lamezia Terme e la “Città-Porto” di Gioia Tauro che include Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando) e la Strategia per le aree interne. La dotazione finanziaria totale del Programma è di quasi 400 milioni tra fondi FSER e FSE ma ad oggi la spesa e le azioni concrete risultano fortemente in ritardo».
«Sull’Agenda urbana pare abbiano finalmente intensificato i lavori preparatori, dopo vari solleciti ed anche una mia interrogazione risalente a settembre 2017. Ci vorrà comunque fine luglio, si spera, per la firma degli accordi con le città interessate.
Lo sviluppo delle aree interne invece è stato totalmente abbandonato dal nostro governo regionale, troppo impegnato evidentemente nei proclami di una nuova pioggia di finanziamenti. Questo investimento che poteva già essere in una fase attuativa giace inerme sulla scrivania del Dipartimento Programmazione. Non si è ancora siglato alcun accordo territoriale e, di conseguenza, non sono stati pianificati gli investimenti a favore delle strategie regionali e nazionali per lo sviluppo delle aree interne nell’ambito del POR Calabria.
Si ricorda che nel Programma operativo regionale – conclude l’eurodeputata – gli obiettivi di sviluppo dovrebbero essere raggiunti entro un determinato periodo di tempo e non alle calende greche, che senso ha spendere tutti questi soldi in ritardo rispetto ai tempi stabiliti. I calabresi quando godranno di risultati effettivi in termini di sviluppo?». (Comunicato)

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