Hotspot al porto di Corigliano, Campolo: urge mobilitazione

fusione
hotspot
Gioacchino Campolo

“L’invasione dei migranti è la questione del momento. Senza infingimenti e ipocrisie, pur se lontano anni miglia da qualsiasi concezione xenofoba o frutto di una subcultura dell’intolleranza e dell’odio, non possiamo esimerci dall’affrontare ormai di petto questa situazione, per la drammaticità delle proporzioni raggiunte e l’ulteriore gravità che si prospetta. Un quadro nefasto che vede, purtroppo, la città di Corigliano protagonista a suo discapito, essendo stata individuata quale sede di centro ‘hotspot’ dal Governo Gentiloni”. È quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Corigliano, Gioacchino Campolo. Un intervento immediato a seguito dell’iniziativa di mobilitazione intrapresa in merito dal Movimento degli Azzurri a livello regionale, e presentata nei giorni scorsi a Lamezia Terme nel corso di una conferenza stampa ad hoc. “Non posso che trovarmi d’accordo, condividendone in toto l’analisi di cause ed effetti del fenomeno immigrazione in atto sulle nostre coste, con quanto asserito dai massimi esponenti calabresi di Forza Italia.
La decisione del Governo di realizzare tre nuovi centri di raccolta e accoglienza immigrati accanto ai porti di Reggio Calabria, Crotone e Corigliano – afferma Campolo – non può lasciare inermi tutti coloro i quali, a prescindere dalle proprie convinzioni politico-ideologiche, hanno a cuore le sorti del territorio nel quale vivono e operano quotidianamente e assistono già da mesi, anzi da anni, a un esodo di massa dalle dimensioni bibliche. L’impellente necessità di una celere convocazione del Consiglio regionale in seduta straordinaria per trattare l’emergenza migranti è decisione più che giusta e opportuna, al fine di affrontare nella preposta sede istituzionale lo scenario presente e soprattutto futuro, le prospettive, le annesse problematiche, le legittime preoccupazioni delle popolazioni interessate dalle migliaia di arrivi a cadenza ormai quasi quotidiana.
Per ciò che concerne la situazione più squisitamente locale, poi, occorre evidenziare ulteriori negativi effetti che tale decisione comporta. Il territorio di Corigliano – spiega Campolo – risulta essere già gravato da ataviche carenze strutturali, nonché numerosi precedenti casi di difficile integrazione ed allarmanti ‘scomparse’ di minori a poche ore dal loro approdo nel porto cittadino.
Proprio il futuro della struttura portuale – che così facendo diverrebbe un mega-accampamento permanente, uccidendo ogni progetto di sviluppo logistico e commerciale – e la gestione dei minori non accompagnati – sulla quale hanno espresso di recente vistose preoccupazioni e ipotesi raccapriccianti anche esponenti politici a livello regionale – costituiscono fattori che evidenziano maggiormente, qualora ce ne fosse bisogno, l’impossibilità e la totale inopportunità di far sorgere siffatto centro nella città di Corigliano”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: