Giustizia. Olivo: vogliamo capire iniziative di Stasi per Tribunale a Corigliano Rossano

Adele Olivo

Corigliano Rossano – Credo che a distanza di un anno dall’inizio della sua attività amministrativa e istituzionale il sindaco della terza città della Calabria debba rendere conto alla popolazione, tra le tante cose, anche sullo stato della vertenza che riguarda la restituzione di un tribunale a Corigliano-Rossano e all’intera area della Sibaritide.

Lo chiedo perché non è un mistero il fatto che Flavio Stasi, oggi primo sindaco della più importante città della provincia, ieri è stato a capo della protesta contro chi ha scippato a questo territorio il suo presidio di giustizia. Lo abbiamo sostenuto tutti, io per prima, nel suo sciopero della fame, nelle sue manifestazioni ed iniziative e la gente di questa città lo ha votato anche perché in lui vedeva la figura giusta di chi avrebbe imbracciato l’arma della protesta civile ed istituzionale e avrebbe fatto sentire le rivendicazioni di diritti e servizi nelle sedi opportune.

Sindaco, a che punto siamo? Di recente abbiamo letto della dura presa di posizione del procuratore antimafia Nicola Gratteri riguardo alla soppressione dell’ex tribunale di Rossano, stiamo registrando, ancora, le diverse iniziative poste in essere dalla deputata del movimento 5 stelle, Elisa Scutellà; non una parola di proposta, però, abbiamo ascoltato dal nostro primo cittadino.

Vorremmo sapere se il sindaco ha chiesto di interloquire con il Governo e con il Ministro della Giustizia per “battere i pugni” e chiedere la riattivazione di un tribunale nel territorio. Vorremmo capire a che punto di organizzazione è la “guerra sociale contro il sistema” che Stasi, sia dai palchi elettorali del 2016 che da quelli del 2019, aveva detto di fare una volta eletto per i tanti scippi perpetrati ai danni di questa città e del suo territorio.

Sindaco, al momento le sue rimangono solo promesse infarcite di tante belle parole ma le chiacchiere stanno a zero. E mi rivolgo anche ai tanti avvocati che direttamente e indirettamente la sostengono e l’hanno sostenuta alle ultime amministrative proprio in nome della battaglia sul tribunale. Che facciamo? Una volta trovati i colpevoli della disfatta siamo capaci di ritrovare autorevolezza e andare a pretendere diritti che ci sono stati negati?

Registro e le rammento, anche in questo caso, l’ormai solito immobilismo, che vediamo ormai quotidianamente nell’affrontare i problemi della città. O forse passerà anche questa consiliatura e alla fine diremo che è sempre colpa di chi ci ha preceduti? Corigliano-Rossano non può più tergiversare, non può più sopravvivere alla giornata, non possiamo più vivere di stenti. Si desti dal sonno e inizi a governare questa città se ne è capace (Comunicato stampa).

Adele Olivo – Consigliere comunale “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”

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