Fusione, la proposta jonica “meritevole di grande attenzione”

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Fusione, la proposta dei comuni di Corigliano e Rossano “merita di essere seguita con attenzione perché può rappresentare un precedente meritevole di esempio e guida per la problematica generale del processo di fusione”. Sono le parole di Franco Sergio, presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Regione Calabria, che nei giorni scorsi a Reggio Calabria ha ricevuto una delegazione del Comitato delle 100 Associazioni per l’audizione in merito alla proposta di legge n. 182/10 di iniziativa del consigliere regionale Giuseppe Graziano recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano”. Quella già in atto, una delle poche in Italia ad essere stata proposta dalla base, ossia da cittadini e associazioni, può davvero costituire una svolta per il territorio. E di questo il presidente Sergio ha dato atto al Comitato (rappresentato da Amerigo Minnicelli, Enrico Iemboli, Eugenio Farina, Cosimo Montera e Luca Latella) riconoscendo il merito del lavoro fatto e dell’impegno profuso in questo progetto “riconosciuto e condiviso anche dalle due istituzioni locali che lo hanno fatto proprio con atto deliberativo consiliare e con il quale si propongono di seguire un percorso di integrazione reciproca per uno sviluppo armonioso ed efficace delle risorse locali”. Il consigliere regionale Giuseppe Graziano, presente all’audizione, ha illustrato la proposta di legge da lui presentata, “che resta aperta a miglioramenti ed integrazioni di cui si farà portatore per gli emendamenti del caso”. Erano presenti anche il presidente del consiglio comunale di Rossano Rosellina Madeo e l’assessore Giovanni De Simnone. La Madeo ha messo in risalto la situazione del territorio delle due città alle quali non può essere negata l’opportunità di pervenire alla fusione che l’amministrazione desidera con forza e determinazione.
A nome del Comitato ha relazionato il coordinatore Amerigo Minnicelli, il quale preliminarmente ha fatto presente la situazione di disagio che vive il territorio e per il cui superamento la Regione deve impegnarsi con atti formali e solidali. In questa direzione il progetto di fusione rappresenta un tentativo che vuole invertire lo stato delle cose del territorio, che attende quindi atti concreti, chiari e lineari…Per conto del Comitato è intervenuto anche Enrico Iemboli il quale, oltre a fare presente il disagio sociale e la mancanza di infrastrutture, ha sottolineato che il processo di fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano è già nei fatti, in quanto sul territorio interessato non ci sono più confini perché le due popolazioni sono integrate nella vita quotidiana per motivi di lavoro e culturali. È necessario, ha concluso Iemboli, prenderne atto e consultare anche i cittadini accelerando l’iter burocratico amministrativo con l’indizione del referendum. Interessante l’intervento del vice presidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, il quale ha assicurato che la fusione di Corigliano e Rossano non verrà rallentata da tale legge e il suo iter potrà procedere speditamente subito dopo l’audizione dei due sindaci. Sono intervenuti i componenti della commissione (On.li Esposito e Mirabello) i quali, dopo avere riconosciuto il merito della proposta di fusione dei comuni della fascia jonica, hanno sottolineato l’importanza di una legge di riferimento regionale che diventi guida e riferimento per i comuni che vogliono attuarla. Per quanto riguarda la proposta Corigliano Rossano, anche loro hanno riferito di procedere fin da subito con l’audizione dei due sindaci affinché l’iter vada avanti e si arrivi all’emanazione del decreto referendario di pertinenza del presidente della regione.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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