Ex Tribunale Rossano, tre anni senza alcuna risposta

SIBARITIDE Il 13 settembre del 2013 lo Stato procedeva alla chiusura del tribunale di Rossano. A distanza di ben tre anni dalla soppressione tale provvedimento rimane avvolto nel mistero. Nessuno spiega perché Rossano e non Castrovillari o Paola, né le popolazioni insorgono per sapere cosa sia accaduto nella fase antecedente alla chiusura. Prevale la rassegnazione che cede ai muscoli di Stato.
Si attende l’esito delle rispettive commissioni interne al Consiglio superiore della magistratura in ordine ai due dossier depositati prima dell’estate scorsa dal Gruppo d’Azione per la Verità, nei quali si mettono in evidenza da un lato le presunte omissioni di certa magistratura nell’avviare un’attività d’indagine al fine di accertare cosa sia avvenuto all’epoca dei fatti, dall’altro si documenta come sia oneroso per l’utenza jonica e della Sila Greca poter raggiungere Castrovillari a causa dell’inesistente servizio pubblico, garantito al momento da un’azienda di autolinee privata con due corse all’alba e altrettante nel tardo pomeriggio. Una vera e propria odissea. Qualcuno nel frattempo pensa, per domani sera, di organizzare una fiaccolata nei pressi dell’ex palazzo di giustizia che, pare, a causa dell’incuria stia crollando a pezzi al suo interno. Secondo fonti attendibili poi, alcuni burocrati avrebbero

manifestato la brillante idea di spostarvi uffici comunali. Anziché scendere in piazza e urlare all’ingiustizia subita e chiedere conto allo Stato si pensa addirittura a come riempire i locali dell’ex tribunale. Un dato, questo, che dà l’idea di come alcuni soggetti con cariche importanti si pongono di fronte alla questione “tribunale”. L’auspicio è che la città tutta e il territorio si rendano conto che dietro la chiusura di Rossano si celano reati.
(fonte: La Provincia di Cosenza)

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