Ex tribunale. Protesta a Roma: cresce il numero delle adesioni

 

 

 

 

Cresce il numero di adesioni al Coordinamento territoriale interforze che vede coinvolti movimenti, associazioni e partiti, in vista della manifestazione di protesta organizzata per il 27 aprile prossimo a Roma, presso Piazza del Quirinale. L’incontro, svoltosi presso il CENTRO OLISTICO “LA FOGLIA”- VIA CARDAME (PARCHEGGIO NUOVA CONCESSIONARIA NISSAN – CORIGLIANO CALABRO, ha raccolto testimonianze importanti alcune delle quali protese a stigmatizzare l’atteggiamento di quanti, ancora una volta assenti, svolgono ruoli significativi nella società e preferiscono sottrarsi alla richiesta di verità. Approccio tanto deleterio quanto omertoso che rafforza quel malcostume, in Italia imperante, che si cela dietro la chiusura del tribunale di Rossano. «E’ una battaglia di civiltà – scandiscono gli organizzatori – verso cui non si può rimanere impassibili. L’indifferenza non solo nutre il malaffare ma consente, a un certo potere oligarchico, di agire indisturbato e decidere per tutti, calpestando le Leggi dello Stato e persino la Costituzione italiana».

Alcuni interventi hanno sottolineato gli errori del passato, di come sia stato gestito l’ex tribunale di Rossano, rappresentandone gli aspetti degenerativi. Tale diffusa idea, avrebbe determinato nel tempo un allontanamento di tanti professionisti ritenute vittime di un vecchio sistema.

Un sistema che, ove mai riscontrato, era presente anche in altri tribunali calabresi e della stessa provincia di Cosenza, all’epoca anch’essi a rischio chiusura. Di certo non estranei a forme di gravi connivenze.          

A conclusione del dibattito, hanno aderito al COORDINAMENTO: il Pci (Partito Comunista Italiano) e i precari di giustizia (funzione pubbica Cgil).

I rappresentanti dell’associazione Ingegneri, della Camera Civile Corigliano/Rossano, della fondazione Avvocati Foro di Rossano, sebbene abbiano espresso parere favorevole all’iniziativa promossa dal Gav, si riservano di aderire ufficialmente previo consulto con i rispettivi organismi interni.  

L’obiettivo è dare vita alla costituzione di un COORDINAMENTO che avrà il compito di occuparsi di tutte le vertenze emergenziali della Sibaritide, dalla sanità alle questioni infrastrutturali.

Alla proposta hanno finora aderito: Aiga (Associazione Giovani Avvocati), Fna (Federazione nazionale agricoltori), Movimento “Coraggio di cambiare”; Movimento “RossanoPulita”, Fdi-An, Pd, Unione Coltivatori italiani, Forza Italia, Sindacato di Polizia Les, Sindacato Usb, Movimento “Rossano Prima di tutto”, “Patto Sociale”, lista civica “Mascaro Sindaco”, Associazione “Basta vittime 106”, Sinistra italiana, Movimento “RossanoFutura”, Pci, Precari di giustizia (Fp-Cgil).

Il GaV comunica che, a completamento delle iniziative itineranti, il prossimo e ultimo incontro si terrà a Crosia. Sede, data e ora, saranno resi noti nelle prossime ore.

LE RAGIONI DEL GAV

 

  • Il Gav è da anni in attesa di una vera motivazione da parte degli Organi dello Stato circa le reali ragioni che sottendono la chiusura del Tribunale di Rossano

 

  • Il Gav si è rivolto, invano, a più riprese al Capo dello Stato allo scopo di ottenere udienza sul “Caso Rossano” – Il Presidente della Repubblica non ha inteso ricevere alcun delegato

 

  • Il Gav a seguito di una prima protesta svoltasi in Roma (marzo 2016) ha redatto e consegnato n.2 dossier presso la I° e la VII° Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura senza, a distanza di mesi 10, ottenere alcuna risposta

 

  • Il Gav ritiene inammissibile il comportamento dei Giudici della Corte Costituzionale che in un’apposita sentenza definiscono “efficiente e produttiva” una Legge dello Stato che viola 10 articoli della Costituzione italiana.

 

 

Info:

sede operativa GAV: Corigliano/Rossano

cell. 329.4211176

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: