Esondazione Crati, Papasso: vicenda che si ripete puntualmente

Esondazione Crati
Giovanni Papasso

La cronaca ci informa che, ancora una volta, il fiume Crati ha esondato provocando pesantissimi danni.

Questa volta è toccato alla contrada Thurio di Corigliano. Tantissimi danni alle cose, alle aziende agricole interessate, addirittura si è verificata la moria di animali. Meno male che non ci sono state vittime.  A tutti coloro i quali hanno subito danni, affetto, vicinanza, solidarietà.

La vicenda mi riporta alla mente l’esondazione del 2008 che ha interessato la contrada Lattughelle. Tantissimi furono i danni alle aziende ed alle famiglie. Nonostante, le tante promesse degli amministratori del tempo, quelle aziende e quelle famiglie non sono state mai risarcite. Hanno subito una gravissima presa in giro!

La vicenda porta alla mente anche l’esondazione del 18 gennaio 2013, che inondò e sommerse gravemente il Parco Archeologico di Sibari. Lo stesso è stato recuperato, anche se, purtroppo, allagamenti ancora si verificano.

L’azione dell’amministrazione Papasso, a suo tempo, fu forte e determinata. Intervenne diretta mente il governo con il bravissimo ministro, prof. Barca.

Furono eseguiti moderni interventi per il rifacimento dell’argine: l’intervento a cura della provincia di Cosenza per circa 320 ml a partire dal SS 106 verso monte, la somma spesa circa 1 mln di euro; l’intervento del Commissario Straordinario per la mitigazione del Rischio Idrogeologico per ml 2.000 circa a seguire dall’intervento della provincia, la somma impegnata circa 4 mln di euro.

Si può affermare con tranquillità che la contrada Lattughelle è stata quasi completamente protetta.

Nonostante avessimo chiesto al Commissario l’utilizzazione del ribasso d’asta per completare l’intervento, purtroppo, ad oggi nulla si è saputo.

Nonostante tutto ciò, come i fatti dimostrano, il Crati continua a provocare danni ed a far paura.

E’ necessario, pertanto, un radicale intervento di protezione degli argini e di ripristino della legalità nella golena del fiume.

Il Crati i danni non li provoca solamente di inverno. Anche d’estate i danni che il fiume provoca all’ecosistema sono pesanti e pericolosi per la salute pubblica.

Occorre procedere, con immediatezza, al suo disinquinamento per tutelare l’ecosistema, per tutelare, quindi, il mare e proteggere il turismo.

Da sindaco di Cassano, spesso sono intervenuto. Tantissime volte ho richiamato l’attenzione delle autorità preposte.

Purtroppo, Nulla da fare! gli appelli sono caduti nel vuoto.

L’estate scorsa abbiamo anche assistito ad una comparsata politica di destra che si è tenuta ai Laghi di Sibari. Taluni, nonostante abbiano detenuto le leve del comando regionale per una intera legislatura, nonostante abbiano ricevuto tanti consensi dalle popolazioni della piana, nulla, proprio nulla hanno fatto per il Crati, per la messa in sicurezza, per il suo disinquinamento.

La piana ha bisogno di fatti, non di chiacchiere! Basta con il carrierismo, più tutela degli interessi generali.

Cassano, 28/11/2018                                            Gianni Papasso – sindaco uscente di Cassano

(comunicato stampa)

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