Eolico, assolto Graziano

Parco eolico di Crociminuti-Malucutrazzo Irto Scuro nel Comune di Cirò, Giuseppe Graziano assolto dall’accusa di falso ideologico in atto pubblico aggravato. Stamani (mercoledì 8) davanti al giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Catanzaro, Dott. Pietro Scuteri, è stato celebrato il giudizio abbreviato, durante il quale il collegio difensivo ha chiesto e ottenuto l’assoluzione con formula ampia perché il fatto non sussiste.
È quanto fanno sapere gli avvocati Giancarlo Pittelli e Antonella Canino, legali di fiducia di Giuseppe Graziano, all’epoca dei fatti, nel 2007, Presidente del Nucleo di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) della Regione Calabria.

La contestazione mossa al Dott. Giuseppe Graziano nell’editto in putativo – afferma il Collegio difensivo che stamani ha dibattuto in udienza presso il palazzo di Giustizia di Catanzaro – era attinente all’ipotesi delittuosa di falso in atto fidefacente per aver presunto, in modo del tutto superficiale, che un fabbricato risultante dalla planimetria catastale a distanza inferiore ai 500 metri da una pala eolica corrispondesse alla tipologia edilizie descritta in progetto come casolare. Il Pubblico Ministero presente in udienza, la dott.ssa Graziella Viscomi, previa riqualificazione dei fatti contestati nell’ipotesi prevista dal comma 1 dell’art. 476 del codice di procedura penale, ovvero ritenuto il parere del Nucleo VIA un atto che non è idoneo a fare fede fino a querela di falso, ha concluso chiedendo l’assoluzione per intervenuta prescrizione.

La difesa tuttavia – precisano e chiariscono i due Avvocati – ha richiesto ed ottenuto una sentenza di assoluzione nel merito con la formula terminativa più ampia “perché il fatto non sussiste”. In quanto le attività investigative che sono state svolte sulla base della relazione del consulente tecnico del Pubblico Ministero hanno messo in evidenza un dato di assoluto rilievo. Innanzitutto che dalle visure catastali acquisite in fase di indagini emergeva che l’immobile in questione era censito al catasto terreni e che la qualità di “ente urbano” è stata attribuita all’immobile, dal proprietario, solo in data 24 marzo 2011 – ovvero quattro anni dopo il rilascio del parere del nucleo VIA. Pertanto l’operato del Nucleo di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) della Regione Calabria presso il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, all’epoca dei fatti diretto da Giuseppe Graziano, aveva operato correttamente – concludono i Legali del foro di Catanzaro – come oggi riconosciuto dal Giudice in sede di giudizio abbreviato. (comunicato)

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