L’incontro, promosso da Miccoli e Guccione, rispettivamente, responsabili nazionali del Dipartimento Lavoro e del Dipartimento Crisi industriali del Partito Democratico, va ascritto in una iniziativa che include i ventuno siti Enel in via di dismissione presenti sul territorio nazionale.
Alla luce della svolta green della Comunità Europea e in vista dei cospicui finanziamenti del Recovery Fund si intende dar vita a un progetto che preveda il riutilizzo delle centrali in via di dismissione in chiave di sostenibilità ambientale, riconvertendole alla produzione di energia rinnovabile.
L’iniziativa, del tutto interlocutoria, è servita, se non altro, a comprendere le reali intenzioni dell’Enel dopo il conclamato fallimento di FuturE.
Sia chiaro che, per quanto ci riguarda, l’Enel non dovrebbe fare altro che smantellare completamente la centrale, bonificare l’area e restituire, assieme ad un congruo risarcimento, il maltolto alla a questa città, che ha già patito in sovrabbondanza per questa ingombrante presenza.
Siamo, però, consapevoli di quanto ciò sia velleitario e lontano dalle cose realizzabili.
Sappiamo che con l’Enel bisognerà parlare e addivenire ad un accordo che soddisfi in primo luogo le esigenze dalla città e del territorio e in secondo luogo le esigenze dell’ente elettrico.
Sia chiaro anche che quanto ci ha esposto l’Enel non si avvicina neanche lontanamente alla nostra idea di sviluppo in termini di lavoro e di uso del nostro territorio.
Se i termini restano quelli che ci sono stati prospettati la nostra opposizione sarà netta e senza possibilità di interlocuzione.
Ma abbiamo colto bene, però, la disponibilità dell’Enel a modificare anche in modo piuttosto radicale il suo progetto, restando ferme talune sue esigenze.
Si dia vita, pertanto, a un tavolo alla quale siedano la stessa Enel, la Regione, la Città di Corigliano-Rossano ed il Governo, che avvii la stesura di un progetto, che veda il coinvolgimento delle forze vive della città, che parta dalle risorse economiche da impiegare e che tenga conto si delle esigenze produttive dell’Enel, ma soprattutto delle esigenze e delle vocazioni di questa città che non intende e non permetterà più di essere saccheggiata.
A Carlo Guccione e Marco Miccoli va il ringraziamento sincero per aver rianimato il dibattito sulle sorti della Centrale Enel e fatto in modo che trascendesse il livello locale.
Partito Democratico
Circolo di Schiavonea