Emergenza idrica, si rischia la crisi vera nel territorio jonico

corigliano

ALTO JONIO Prolungata siccità ed emergenza idrica: mentre si boccheggia per il caldo torrido di questi giorni, nei comuni del Comprensorio alimentati dall’acquedotto dell’Eiano scarseggia l’acqua e quella che finora era un’emergenza rischia di trasformarsi in crisi vera e propria. La Sorical, da parte sua, a causa della prolungata siccità, nei giorni scorsi ha messo le mani avanti annunciando una riduzione di circa il 30% nelle condotte adduttrici mentre i sindaci, attraverso apposite Ordinanze, hanno invitato i cittadini a fare un consumo parsimonioso dell’acqua e ad evitare consumi impropri, ma se non interverrà al più presto Giove Pluvio, c’è il rischio che l’acqua debba essere usata solo per bere e per cucinare. Amendolara, Cerchiara di Calabria e Roseto Capo Spulico, i paesi che anche a causa di frequenti rotture alle reti idriche comunali ed anche alle fonti comunali alternative, hanno accusato finora i maggiori disagi, tanto che più volte i sindaci hanno dovuto “avvisare” i cittadini di impreviste interruzioni idriche. Ma a questi paesi negli ultimi tempi si è aggiunta Trebisacce che per la verità finora non ha avuto grosse difficoltà sia perché la rete idrica cittadina è stata ricondizionata di recente, sia perché, oltre alla Sorical, la cittadina jonica dispone di un proprio acquedotto, il “Giordomenico” che capta l’acqua di profondità nel letto del torrente Saraceno mediante una galleria filtrante ed integra quella della Sorical, ma negli ultimi tempi anche quella, a causa del caldo e della prolungata siccità, ha ridotto di molto la propria portata mettendo in crisi l’acquedotto comunale, specie nei quartieri periferici collocati a Nord dell’abitato (Rovitti e 104), che vengono alimentati solo dalla Sorical. Anche a Trebisacce, dunque, il sindaco Mundo per fronteggiare l’emergenza idrica, ieri ha dovuto emettere l’Ordinanza n. 40 con cui, dopo aver ricordato l’annuncio della Sorical, di aver chiarito che nei quartieri alimentati solo dalla Sorical è stato attivato un servizio di approvvigionamento tramite auto-cisterne, che anche il “Giordomenico” ha ridotto la sua portata e che è dunque urgente trovare subito altre fonti di adduzione idrica, ripristinando i pozzi che si trovano nel Saraceno e che finora sono stati “dormienti” e provvedendo a scavare altri pozzi artesiani, d’intesa con l’assessore ai Lavori Pubblici Geologo Filippo Castrovillari, ha impegnato la somma di 20mila euro del bilancio dando subito mandato all’Impresa “Pignataro Trivellazioni srl” di Terranova da Sibari di provvedere al più presto alla escavazione di altri pozzi per integrare la dotazione idrica comunale.«La speranza – si legge infine nell’Ordinanza – è che i cittadini comprendano la necessità e, considerato che l’estate è ancora lunga, si adoperino per consumare con parsimonia il prezioso liquido. Giova, in ogni caso, precisare – ha concluso il primo cittadino – che i quartieri maggiormente disagiati sono quelli alimentati dall’acquedotto Sorical, i cui abitanti vengono quotidianamente assistiti e forniti di acqua dal comune, con l’uso di autocisterne».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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