Editoriale. L’antico e irrisolto caso del collegamento alle IACP della Iacina

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Esiste a Corigliano un caso molto particolare di stato di deprivazione di servizi che oltre ad avere dell’incredibile, rasenta il penale, ma al quale tutti, anche i cittadini che ne sono oggetto, si sono abituati quasi fosse una situazione normale e tollerabile!
Mi riferisco alle vie di comunicazione tra il complesso di “case popolari” di Contrada Iacina con il centro urbano di Corigliano Centro.
È da quando lo IACP ha realizzato, con tormentata storia, queste residenze che non si è mai riusciti a realizzare il servizio di collegamento pedonale per questo nucleo residenziale, confondendo la preesistente Strada Statale 106 con una comunicazione urbana.
Da quando il complesso è stato realizzato di tempo ne è passato molto, qualcuno negli anni andati ci ha anche provato (se ne parlo ne so personalmente qualcosa) eppure ancora per i residenti di quel piccolo quartiere tornare a casa o andare a scuola se non ai negozi più vicini insomma qualsiasi attività che preveda spostarsi a piedi verso Corigliano paese è ogni giorno e notte un’avventura rischiosa!
Pensate, si tratta di circa un chilometro di strada tortuosa, che qui ho voluto riportare in una vista aerea tratta da google, da percorrere semplicemente “in mezzo alla strada”, visto che qui la S.S. 106 non è provvista non dico di marciapiedi, ma nemmeno di uno straccio di banchina!
( ricordo che “Banchina stradale” si intende lo spazio che può essere utilizzato in caso eccezionale dai pedoni ed è “la parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il ciglio interno della cunetta, o ciglio superiore della scarpata.”)
Ma non basta, per rendere le cose ancora più difficili e rischiose, come passeggiare sul filo del trapezista, questo tratto non è dotato della benché minima illuminazione!
Anche se ormai tutti gli abitanti di Corigliano Paese lo sanno bene, ma si pensi solo per un attimo a cosa succede “tutte” le sere invernali con la pioggia al rientro a casa per quei cittadini! Un vero Calvario da percorrere con margine di rischio altissimo per bambini, anziani, donne con carrozzine, disabili!
Ma parlare di leggi relative al l’accessibilità dei luoghi da parte dei disabili, in questo contesto è come parlare di fantascienza dei diritti!
Ciliegina sulla torta é il servizio di bus che naturalmente per l’occasione potrebbe essere il toccasana, ma anche in questo caso è il classico, innominabile convitato di pietra!
Qualcuno potrebbe dire: ma te ne accorgi ora?
No, Non me ne accorgo ora, questa ennesima denuncia serve a mettere sotto attenzione del Commissario alla fusione Corigliano Rossano, dottor Bagnato e dei suoi collaboratori, uno dei tanti problemi incancreniti, che i vecchi amministratori conoscevano benissimo, ma per i quali la loro capacità amministrativa si é miseramente infranta, e tra questi annovero, con qualche postilla, anche il mio di nominativo!
Bisogna registrare, a mio avviso, che la funzione di supporto dei due sindaci come “consulenti” del Commissario per illustrare lo status e le criticità delle due comunità, mostra un grave gap, rappresentato dalla loro stessa soggettività nell’interpretare e rappresentare i dati, in quanto comprendono estrinsecamente anche le loro stesse difficoltà del dare soluzione ai problemi rappresentati!
La città unica dovrebbe, nelle speranze di alcuni, servire anche e sopratutto a portarci in una dimensione più dignitosa e civile sotto il profilo urbano, ed è con questo spirito che sottopongo questa dolorosa condizione agli attuali amministratori seppure pro tempore, con una convinta apertura di credito verso  la fusione affinché dia segnali in campi in cui anche la speranza si è perduta!
Mario Gallina
architetto

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