Editoriale. Il Dea d’un tempo, i disastri di ieri e di oggi in epoca Coronamortis

Senza avere pretese da storico-ne abbiamo anche troppi in città- vorrei ritornare sulla vicenda del Dea, il dipartimento emergenza accettazione, finanziato con 14 miliardi di lire e buttato alle ortiche, ora vedremo perché.

Al tempo il centro destra(mi pare) governava nei due comuni, oggi fusi e la notizia che a Rossano potesse sorgere un dipartimento di quel genere, un presidio salvavita, una rianimazione, una traumatologia, l’utic ed altre branche d’urgenza, non venne digerito bene da elementi di tutte le testate politiche(mi verrebbe da dire da testoni, ma non si dice).

Partì persino un ricorso al Tar(SIG!) dichiarato irricevibile ma… c’è sempre un ma. Dall’Asl del tempo, venne partorita l’idea dell’ospedale unico, che, pensando di vivere a Wuhan, in molti credettero di realizzare in trenta…. (Anni!)

Poi… tutti giù per terra, risarcimento per la Sts, propaggine delle coop rosse emiliane, per un appalto non andato a buon fine e progettazione a cura dei modenesi(pare nemmeno pagati) del mega ospedale unico. Non mi interessa parlarne, sono stanco. (Perché venne un altro progetto epoi fallimenti a iosa, con stop & go ripetuti.

Il Dea oggi sarebbe capitato a fagiuolo senza chiedere a chicchessia di realizzare muri in cartongesso(Alex Drastico direbbe: chi? come?, perché?) per creare percorsi che credo porteranno ad una sola radiologia ad una sola Utic e così via. Per carità nessun si offenda ma vedo che a chi spetterebbe di fare non fa e chi dovrebbe fare altro si incarica di provarci.

Poi sento che il nostro comune acquista un’autoambulanza, con le sottoscrizioni, idea encomiabile(grazie sindaco) ma… Zuccatelli cosa sta facendo? Oliverio sapeva che i mezzi del 118 avevano compiuto ciascuno dieci volte il periplo della terra? Tutti quelli che battono le manine alla direttrice Santelli, elogiandone anche la fiamma dell’accendino, cosa stanno facendo, oltre ad adulare? Callipo ha scritto cosa vuole fare con i soldi non sudati dopo l’elezione a consigliere regionale e gli altri? Terrò l’elenco degli aderenti…

Chiudo, con l’appello denuncia di Natale Straface che oggi a voce alta su FB ha lanciato, nuovamente, il suo grido di allarme: fateci arrivare attrezzature, uomini e mezzi non siate sciacalli.

Si capisce fin troppo l’angoscia del medico che non fugge, che resiste ma vuole garanzie per la sua squadra e non mascherine artigianali-ottime nel principio solidaristico- non in quello di presidio sanitario.

Chi vivrà vedrà, mai come in questo tempo affermazione fu più azzeccata.

Il Centro Coronamortis non è un centro di pedicure, lì male che va ci rimetti l’alluce…

Qui è in gioco la pelle.

Giuseppe Passavanti

 

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