Editoriale. Fusione, dal calcio un assist. Abbattiamo gli steccati

Corigliano Rossano – Fusione culturale a passo di lumaca. Troppo lenti! Il referendum ha parlato chiaro: il cittadino, seppure a maggioranza, ha voluto la FUSIONE. Chi oggi governa il processo, la classe dirigente tutta, i movimenti, i partiti, le associazioni e i semplici cittadini, devono prenderne atto e agire di conseguenza, stravolgendo una mentalità tendente alla paralisi e non al cambiamento. Ancora viviamo e gestiamo la cosa pubblica come se Corigliano Rossano fossero due ex città! Già il Commissario prefettizio ebbe modo di distinguersi nel non aiutare il processo di integrazione sociale, auspicando noi tutti l’insediamento dell’organo politico affinché si desse vita a un modo diverso di concepire quest’abbraccio storico tra  le due comunità.

Oggi abbiamo una amministrazione giovane e con voglia di fare che, seppure sia alla guida del governo da soli 6 mesi, può e deve trasmettere segnali di univocità e di coagulo dell’intera popolazione.  

 Penso che continuare ad agire con la politica della compensazione significhi avallare la tesi dei “separati in casa”. Non va bene!  E allora occorre una politica autorevole e decisionista, senza tentennamenti. Non è detto che si debbano duplicare le iniziative necessariamente per spirito di compensazione, così come si è verificato nel periodo natalizio e così come continua ad accadere per altre manifestazioni. Oggi la città di Corigliano Rossano è da considerare un “corpo unico”, piaccio o non piaccia. E se si organizza un evento a PIAZZA SALOTTO, l’intera città di CORIGLIANO ROSSANO sarà invitata a Piazza Salotto e viceversa se si organizza in Piazza B. LE FOSSE.

Si ha invece tutta l’impressione che, pur di tranquillizzare chi vive di retaggi, si organizzino manifestazioni distinte ma eguali che producono il solo effetto di un dispendio di energie e di risorse, oltre al fatto che la città non si sentirà mai unica.

Il segnale, volutamente non colto, lanciato nei giorni scorsi dal presidente dell’ASD Corigliano Calcio Mauro Nucaro è caduto nel vuoto, quasi si avesse paura di affrontare il tema. Egli propone una unica squadra di calcio partendo dalla SERIE D. Roba di non poco conto. In un territorio tra l’altro che fa fatica a fare sintesi imprenditoriale attorno al mondo del calcio. E non è un caso se Corigliano Rossano non abbia mai raggiunto la categoria dei professionisti. Occorre dare vita al coraggio delle idee e del vero cambiamento. Comprendo le tifoserie, le cui regole rigide interne, quasi vicine al fanatismo, nei confronti dei colori della maglia, non consentono un ragionamento razionale, ma chi ha il dovere di stravolgere lo status quo di questa terra gattopardesca deve cogliere la palla in balzo e con autorevolezza condurre verso il NUOVO l’intera area. Gli imprenditori di Corigliano Rossano, sebbene negli anni ci abbiano provato, non sono riusciti nell’intento, per una serie di cause su cui mi soffermerò in altre occasioni, di dare lustro a questo territorio, almeno calcisticamente. Oggi la società si chiama ASD Corigliano Rossano per volontà di NUCARO, un assist straordinario dal punto di vista culturale. Spiace che tale scelta sia il frutto di una reazione di fatti avvenuti nelle ultime ore ed estranei alla nobile iniziativa, i quali ci si augura possano rientrare al più presto, l’idea di mettere da parte vecchi campanili, tuttavia, è meritevole di attenzione da parte di tutti. Questo è il grande sforzo: una grande squadra espressione di una città di 80mila abitanti calata in un contesto di 200mila abitanti. Lo sport, il calcio in particolare, è un fattore di grande socializzazione che può aiutare ad accorciare i tempi di integrazione. All’amministrazione comunale il compito di avviare i lavori per un nuovo nome da dare alla città (se si ritiene opportuno), individuare nuovi colori sociali, lavorare sullo stemma, sullo Statuto, sul concepimento dei municipi, etc etc etc…

Sosteniamo le persone coraggiose capaci di andare oltre gli steccati, non potremo che beneficiarne tutti.  

 Matteo Lauria – Direttore I&C  

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