Distretti del cibo, primo tavolo tecnico-istituzionale con i Sindaci coinvolti

CORIGLIANO-ROSSANO – Si va nella direzione della creazione di un Distretto Rurale, all’interno del più ampio progetto dei Distretti del Cibo. I Distretti del cibo sono un nuovo strumento previsto dalla legge di bilancio per garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori.

Dopo il deliberato di giunta nel quale si è stabilito di rendere il comune di Corigliano-Rossano ente promotore e capofila per il riconoscimento del Distretto del cibo “Piana di Sibari”, nel pomeriggio di ieri – mercoledì 28 aprile 2021 – si è tenuto nella sala rossa del Castello Ducale il primo incontro tecnico-istituzionale che ha visto la presenza dei sindaci invitati dal Comune.

I Distretti del cibo, istituiti con la legge 205 del 27 dicembre 2017, costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare italiano, nascono infatti per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori nel loro complesso. Lo scorso settembre la Giunta regionale calabrese aveva dato il via libera all’articolato contenente la disciplina delle modalità istitutive. Nello scorso mese, in preinformativa, è stata pubblicata la manifestazione d’interesse volta a individuare le aree da elevare a Distretti del cibo.

 

Alla presenza del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, del vicesindaco Claudio Malavolta, del sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, del sindaco di Crosia, Antonio Russo, del sindaco di Paludi, Stefano Graziano, del sindaco di Vaccarizzo Albanese, Antonio Pomillo, del vicesindaco di Terranova da Sibari, Massimiliano Smiriglia, della consigliera del comune di Civita, Rossella Iuele, si è discusso, in maniera proficua e produttiva, di quale tracciato seguire, partendo dalla decisione di scegliere la strada del Distretto Rurale per rispettare le attrattive e le specifiche dei vari territori coinvolti.

Diverse le azioni da compiere e i nodi ancora da sciogliere ma l’interesse è alto come la voglia dei vari comuni di essere coinvolti nella progettazione. Il primo passo, effettivo da compiere sarà il deliberato di giunta dei vari comuni e allo stesso tempo si inizierà a lavorare alla scrittura del piano utile poi per partecipare al Bando coinvolgendo le associazioni del settore, per poi, quasi in contemporanea, interessare i privati portatori di interesse.

«Parlare di “distretto” del cibo – ha affermato il sindaco Stasi – significa iniziare un percorso basato su logiche di interesse comune e orizzontali, interdisciplinari e intersettoriali, finalizzate ad una nuova agrarietà. Una opportunità che non possiamo perdere»

«Creare un Distretto del Cibo, “Piana di Sibari”, vuol dire riallacciare i legami tra cibo, arte, storia e cultura, sostenere la promozione di investimenti – ha affermato il vicensindaco Malavolta – dare vita a filiere che colleghino le aziende agricole con le imprese del comparto agroalimentare, turistico e culturale presenti nel territorio» (Comunicato stampa).

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