Disoccupazione, nel Rapporto Svimez dato stazionario in Calabria

disoccupati

Specializzazione produttiva, dimensioni aziendali, grado d’innovazione tecnologica e capitale umano, assetti istituzionali del mercato del lavoro che assumono sempre maggior rilievo e diventano indicatori importanti del gap tra aree geografiche.
È questo il contesto in cui si inserisce il processo di divergenza del Mezzogiorno dal resto del Paese. Dal Rapporto Svimez, emerge chiaramente un quadro occupazionale disastroso e preoccupante per il Sud e, ancora di più, per la Calabria.
La crisi lascia in eredità è un vero e proprio “tracollo” dell’occupazione. Tra il 2008 ed il 2014, il Sud registra una caduta dell’occupazione del 9%, di oltre sei volte superiore a quella del Centro-Nord (-1,4%). Delle circa 811 mila unità perse in Italia, ben 576 mila sono nel Mezzogiorno, dove si concentra oltre il 70% delle perdite occupazionali complessive.
In questo quadro generale, la Calabria da sola vede registrare un dato negativo sull’occupazione dello 0,7% con un tasso disoccupazione ufficiale del 23,4.
I dati confermano la strutturale carenza di opportunità di lavoro, specialmente qualificato, frutto non soltanto di una mancata risposta a un’emergenza troppo a lungo rimandata ma di una completa assenza di strategie e politiche di sviluppo per un’area che ora presenta i tassi di occupazione peggiori d’Europa, ma che già partiva da valori eccezionalmente bassi prima della crisi.
L’impatto di questa evoluzione negativa è duplice: da un lato, induce il depauperamento del capitale umano già formato, dall’altro, ritarda i processi di convergenza della Regione verso i più elevati modelli del Centro-Nord.
Il trend, nel complesso negativo, del mercato del lavoro sottende un’analisi fortemente diversificata per sesso, età, cittadinanza e tipologia di lavoro.
In prima battuta, la significativa conseguenza che la recessione ha prodotto è stata la progressiva emarginazione dei giovani, anche istruiti, dai processi produttivi, confermata dal numero crescente dei Neet (Not in education, employment or training): per essi, la difficoltà di trovare un’occupazione si accompagna ad un crescente scoraggiamento che li allontana non solo dal mercato del lavoro ma anche dal circuito dell’istruzione. La quota dei Neet, sostanzialmente stabile in Italia intorno al 20% della popolazione, registra in Calabria una cifra pari a 195,8 mila giovani di età compresa tra i 15 ed i 34 anni, che non studiano e che non lavorano.
Su un altro versante, l’evoluzione del mercato del lavoro è stata più favorevole per le donne.
Le valutazioni di Svimez evidenziano una tendenziale riduzione del gap di genere tra uomini e donne, sia nei tassi di occupazione che di disoccupazione, anche se bisogna sottolineare come la questione femminile nel mercato del lavoro italiano abbia essenzialmente una connotazione territoriale. A conferma di ciò nella nostra regione, seppur si è ridotta la forbice, il tasso di disoccupazione femminile è ancora alto rispetto a quello dei colleghi maschi (si registra il 26,5 % a fronte del 21, 5 % del dato maschile).
Del resto il dato positivo registrato dal Rapporto Svimez sul mercato del lavoro, che prevede una ripresa dell’occupazione tra la fine del 2014 e i primi due trimestri del 2015 anche nel mezzogiorno, non riguarda però la Calabria, che nonostante le politiche per il lavoro attuate dal Governo, sembra rimanere in panne ancora per tutto il 2015.
Unica esclusa dalla crescita tendenziale dell’occupazione che prosegue per il quinto trimestre consecutivo e interessa essenzialmente i settori agricolo e terziario, la regione più a sud di tutta Europa dovrà darsi da fare perché il tasso di emigrazione non aumenti ancora a scapito di quello dell’occupazione.
Tabella Svimez su mercato del lavoro
Occupazione (var. assoluta 2014 – migliaia di unità) -3,4
Occupazione (var. % 2013-2014) -0,7
Occupati 2014 (migliaia) 618,9
Tasso occupazione totale 39,3
Tasso occupazione maschile 49,9
Tasso occupazione femminile 28,9
Tasso di attività 2014 51,5
Cig totale attività manifatturiera (in migliaia di ore) 2.625
Tasso disoccupazione ufficiale 23,4
Tasso disoccupazione maschile 21,5
Tasso disoccupazione femminile 26,5
Tasso disoccupazione giovani entro 24 anni 59,7
Disoccupati (var. % 2013-2014) 7,7
Tasso di disoccupazione “corretta” (2014) 35,2
Giovani Neet 15-34 anni (migliaia) 195,8
Occupati residenti che lavorano al Centro-Nord o all’estero 11.731
Quota di emigranti in possesso di laurea (2013) 30,4

(fonte: strill.it)

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