Corigliano-Rossano. Minoranza: Polo Covid da chiudere

Il Consiglio comunale in sessione telematica

Non volevamo essere Cassandra quando in tempi non sospetti, nell’aprile scorso, sostenevamo che il Polo Covid dello spoke di Corigliano-Rossano avrebbe potuto rappresentare la pietra tombale della sanità pubblica della Sibaritide. E così purtroppo è stato. Il presidio “Giannettasio” di Rossano dopo l’attivazione del reparto per malati di coronavirus è diventato un covo di infezione. Una vera e propria bomba sanitaria senza controllo. Si sono moltiplicati i contagi e non passa giorno, ormai, che non vengano fuori casi di pazienti, di medici ed infermieri che si positivizzano.

E la colpa di questo scempio, purtroppo, ha una matrice sia gestionale che politica. Da un lato il famigerato commissario Zuccatelli che da allora commissario dell’Asp di Cosenza, ad aprile scorso, contravvenendo a tutte le direttive Ministeriali, Regionali e finanche a quelle dell’Istituto Superiore della Sanità, emise un provvedimento con il quale decretava lo spoke di Corigliano-Rossano quale Polo Covid a servizio del sistema sanitario provinciale. Dall’altro il sindaco Stasi che giocò la sua personale partita politica sull’utilità del centro covid a Rossano. Una mancanza assoluta di visione e di prospettive di cui, purtroppo, oggi paghiamo tutti le conseguenze.

Ormai è chiaro anche alle pietre: il Polo Covid del “Giannettasio” deve essere subito chiuso e trasferito altrove. Oggi non facciamo altro che ribadire una volontà unanime dei cittadini. E siamo consapevoli che sull’inopportunità di un reparto così complesso e strutturalmente così poco organizzato siano d’accordo anche pezzi della maggioranza. Ed è proprio per questo che il Consiglio comunale di venerdì scorso riunitosi in sessione monotematica per discutere dell’emergenza sanitaria sul territorio della Sibaritide, si è concluso con un nulla di fatto. Proprio perché nella maggioranza di governo non c’era convergenza. Una profonda spaccatura interna che si è notata in più circostanze. A partire dal numero e dalla qualità degli interventi. Mentre l’Opposizione, infatti, ha dimostrato compattezza e unanimità sull’argomento, evidenziando tutte le deficienze del Polo Covid e le gravi defezioni del servizio sanitario territoriale, dall’altra parte dell’emiciclo gli interventi sono stati pochi e anche impacciati, con il solo intento di non far fare una figuraccia al sindaco Stasi che oggi – ahinoi – con questa visione approssimativa che ha del diritto alla salute, presiede anche la Conferenza provinciale dei sindaci sulla sanità. Per finire, ad un deliberato, abbozzato dai consiglieri di maggioranza senza alcuna concertazione, che alla fine, non ricevendo nemmeno l’approvazione dei suoi stessi sottoscrittori, è stato ritirato.

Stendendo un velo pietoso sulla qualità politica di questa maggioranza che oggi regge le sorti di Corigliano-Rossano, emerge in modo conclamato il fallimento del progetto “Covid” del sindaco Stasi e della sua Amministrazione comunale.

Ma siamo convinti che se ascoltassero un po’ di più e senza saccenteria i consigli dell’Opposizione, la nostra città potrebbe ancora disinnescare la bomba virale. Serve subito fare pressione, in modo unanime e convinto, sull’Asp di Cosenza affinché attivi i presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce destinandoli a Covid Hospital. Solo così potremmo “bonificare” gli ospedali spoke e renderli nuovamente fruibili ai tantissimi cittadini affetti da altre patologie che non si recano più nelle strutture sanitarie per paura di essere infettati dal Covid.

Agiamo subito, agiamo in fretta, altrimenti rischiamo di dover raccontare, nel prossimo futuro, di una comunità che è stata decimata dal Covid e da altre malattie (cardiovascolari e oncologiche su tutte) per colpa della cocciutaggine del sindaco e della sua maggioranza. Perché la responsabile morale di quello che sta avvenendo è solo loro.

Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorza – per il gruppo consiliare “Unione di Centro”
Adele Olivo – per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”
Costantino Baffaper il gruppo consiliare “Lega Salvini”
Luigi Promenzio – per il gruppo consiliare “Civico Popolare”
Rosellina Madeo – per il gruppo consiliare “Fiori d’Arancio”
Francesco Madeo – per il gruppo consiliare “Gente di Mare”
Aldo Zagarese – per il gruppo consiliare “Partito Democratico”

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