Corigliano Rossano. Lettera di una mamma: Care maestre, Vi prego fate il test!


Care maestre, cari maestri. Vivo a Corigliano Rossano e ho 4 figli. La più grande va alle medie, il più piccolo inizierà quest’anno la materna, le altre 2 frequentano la scuola primaria. Ed è per una di loro che vi scrivo, Silvia. Alcuni mesi fa le è stata diagnosticata una patologia autoimmune. L’abbiamo scoperta quasi per caso. Non è una malattia visibile all’esterno, con le dovute cautele ci si convive. Per lei però, come per tutte le persone immuno depresse, il Covid è molto più contagioso e può anche diventare più pericoloso in caso di infezione. Immaginate con quali difficoltà e paure stiamo vivendo questo periodo. Ora finalmente stanno per riaprire le scuole. I ragazzi non vedono l’ora e anche noi genitori che lavoriamo. Però mettetevi nei nostri panni, non è facile stare tranquilli. Qualcuno potrebbe dirmi: il problema è tua figlia, tienitela a casa. Allora dovrei tenere a casa anche le sue sorelle e il suo fratellino, che potrebbero veicolare il virus fino a lei. Per questo motivo vi prego col cuore in mano: FATE IL TEST! Fatelo per Silvia e per tutti i bambini che hanno il suo problema. Bambini che potreste avere intorno, anche se voi non lo sapete. Magari anche le loro famiglie non lo sanno, come ho detto sono patologie spesso difficili da individuare. È fondamentale ridurre al minimo la circolazione del virus e il rischio di contagi, il test serve proprio a questo. Contagi che potrebbero rivelarsi pericolosissimi, persino fatali. Vi supplico non rifugiatevi dietro a ragionamenti come: non è obbligatorio, quindi non lo faccio. Oltre ai doveri di legge, esistono anche i doveri morali per tutti noi. Fatelo, cosa vi costa? Se sarà negativo avrete perso solo 10 minuti del vostro tempo, ma se sarà positivo forse avrete salvato una vita. Pensate a cosa accadrebbe se una maestra che non sa di essere positiva al Covid lo portasse a scuola perché non ha voluto fare il test. Potrebbe essere una delle maestre dei miei figli, o una loro collega. Per Silvia e per tutti i bambini come lei sarebbe una disgrazia. Sono certa che non vorreste mai essere responsabili di tutto ciò. Sono certa che la vostra coscienza non vi consentirebbe di correre questo rischio. Per questo vi prego: fate il test e convincete tutti i vostri colleghi a farlo. VI PREGO!
Una mamma

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