Nel mentre questi ultimi hanno nel tempo reso grande l’Impresa, la SIMET pensa oggi di ripagarli affidando l’esercizio di diverse autolinee ad operatori con cui – pare – abbia costituito una o più A.T.I.
Disconosciamo le ragioni che sottendono ad una siffatta decisione aziendale, ma siamo assolutamente certi che non è questa la strada giusta per stare sul mercato, di contro ritenendo che il lavoro dev’essere mantenuto dentro le mura aziendali e ripartito tra i dipendenti SIMET.
Non lasceremo nulla di intentato. Indagheremo tutte le circostanze e tutte le dinamiche che oggi allontanano il lavoro dai dipendenti che ci onoriamo di rappresentare e che, in fedele adempimento alle funzioni sindacali ricoperte, difenderemo dal tentativo di estromissione che SIMET sta, di fatto, ponendo in essere.
ll mercato non può spingere all’osservanza di regole scriteriate e tutte rivolte a metter mano al portafoglio dei lavoratori o, peggio, ai diritti sanciti dalle regole legali e contrattuali, come spessissimo accade nell’ambito di azienducole che, per accaparrarsi qualche chilometro di esercizio, offrono servizi a prezzi stracciati fuori da ogni logica e lontani dalla morale e dall’etica di una sana imprenditoria che, invece, dovrebbero caratterizzare l’operato di ciascun datore di lavoro.
La Faisa-Cisal farà la sua parte per non lasciare nessuno indietro.
Speriamo che faccia altrettanto SIMET.
FAISA – CISAL CALABRIA
Francesco Antonio SIBIO
Componente Esecutivo
FAISA – CISAL COSENZA
Francesco BRUNO