Corigliano Rossano. Lamenza: La città sul punto di non ritorno

 

Corigliano Rossano – Nella città unica di Corigliano Rossano la vista dei cassonetti, prontamente svuotati dopo le proteste degli abitanti di Viale S. Angelo, è sotto gli occhi di tutti ed impone una seria riflessione. Esistono cittadini di serie A e serie B oppure bisogna scendere in piazza per avere ascolto? Pare che a nulla servano le denunce dei cittadini e della politica ma, tutto cambia se si usano metodi e mezzi diversi. Esasperati dalla puzza di rifiuti buttati liberamente anche sulla strada, in presenza di anziani e bambini, con l’erogazione dell’acqua ad intermittenza, i cittadini hanno bloccato il traffico e preteso che l’ex capo popolo, di ritorno da una delle solite parate dove si fa fotografare di fronte di lato e di spalle, mentre fissa l’orizzonte perso, si recasse sul posto per far rimuovere i rifiuti. Più avanti, nello scalo a Schiavonea, ovunque, montagne di immondizia, preda di branchi di cani randagi, dei quali il Conte-Stasi vuole parlare nelle scuole, quando riapriranno a settembre. Vergogna delle vergogne per uno che gira a vuoto per il book fotografico ed il solito comunicato stampa sul niente. Mangia in mensa a Catanzaro con una Santelli distratta che si chiede cosa voglia questo giovanotto dall’aspetto trasandato, nonostante l’ottima indennità di carica, partecipa, senza posto riservato, alla inaugurazione dei lavori per la SS. 106 e nella foga parla di modello ponte Morandi di Genova, senza sapere che i lavori per 38 chilometri dureranno un lustro e mezzo. Ovvio che non perde tempo nel dire che lui ha speso i soldi per il bonus alimentare e cosa volete che siano oltre duecentomila euro di resto che non riesce a spendere nemmeno allargando ai non residenti la prebenda.

Poi la propaganda di regime, come l’ha definita egregiamente un giornalista, chiama in campo l’assessore che ormai ha fissa dimora e risiede nella protezione civile, che, anziché preoccuparsi di porre rimedio al problema del manto stradale ormai ridotto un colabrodo o della pulizia di piazze e strade invase da erbacce rifugio di rettili e parassiti, racconta di incontri con cantonieri stradali dai quali riceve buone nuove notizie su rotatorie progettate sin dal 2018, a Corigliano dai tempi del Sindaco Geraci e a Rossano da quelli di Mascaro.

A proposito: il grande risultato per i due operai saliti sui turbogas della centrale è che il 31 luglio saranno licenziati, poi Enel vedrà, farà, dirà… ma di questo parleremo a luglio. Sul lavoro storico della condotta sottomarina, sarebbe stato più onesto ammettere di aver perso 4 mesi per accorgersi di non aver saputo effettuare una semplice devoluzione di mutuo, errore che porterà l’esecuzione dell’opera in piena estate.

Il tam tam mediatico di “terra terra”, nulla dice su Schiavonea, di Cantinella, del centro storico sia dell’Area Urbana di Corigliano sia di quella di Rossano, abbandonate e dimenticate senza interventi ad un anno dall’ascesa al trono del Conte-Stasi. Lui, che la sera quasi come Branco mette a nanna chi lo segue (pochi tifosi che spesso in orario di lavoro agile se la spassano su Facebook offendendo chiunque non la pensa come il Kapo) cosa ha da dire sui circa 15.000,00 euro che il nuovo istruttore direttivo, promosso Dirigente della terza città della Calabria, ha impegnato per farsi aiutare nelle pratiche di bilancio che il comune avrebbe dovuto approvare a dicembre? Come direbbero i marinai di Schiavonea, o di contrada Fossa, che ha illuso con chiacchiere e distintivo, “vedi che stai andando sugli scogli, molla il timone, è meglio” (Comunicato stampa).

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