Corigliano Rossano. Il 6 dicembre tutti al cinema: “C’era Una Volta In Italia”, il docufilm sulla nostra sanità

In questa campagna elettorale avete sentito parlare di sanità? Veramente poco. E post elezioni? Sì, legandola all’autonomia differenziata, che per fortuna, i sindacati medici bocciano appellandosi a Mattarella: “Un frutto avvelenato per la sanità pubblica”. Ma come siamo arrivati a tutto ciò, come siamo arrivati a dover lottare per un diritto sacrosanto come quello alla Salute, alla chiusura di interi ospedali, a mendicare una visita medica tramite favori, prestazione che ci è dovuta e che si traduce qui, al Sud, in un privilegio, in un piacere?

La tragica situazione che ci ha qui condotti è ben delineata nel Docufilm “C’era Una Volta In Italia, Giacarta Sta Arrivando” di Federico Greco e Mirko Melchiorre. Si tratta di un film indipendente, realizzato in totale libertà creativa e ”politica” – scrive lo scrittore e regista Greco – giustificando l’assenza di censure e quindi, la completa descrizione asettica dello sperduto paesino della Calabria, Cariati, affacciato sullo Jonio.

La fortuna di questo paese è la perseveranza, le lotte locali di cui questo film è testimone. La fitta rete di conoscenze creata dai cittadini o dalle associazioni è arrivata fino ai sindacati, ai politici, agli ospedali italiani e a tutto il mondo. L’esistenza di una comunità che occupa in piena pandemia il proprio ospedale – il Vittorio Cosentino – rompe la catena degli altri17 ospedali inermi, cancellati nel giro di una notte in tutta la Calabria, con il piano di rientro. Seguono gesti eclatanti da parte dei media, la preoccupazione, la dedizione e gli appelli di personaggi illustri, promesse non mantenute, ma mai il silenzio: nella terra di nessuno non è comunque concesso morire, l’indifferenza dall’alto non genera indifferenza nel piccolo.

Alcuni dei volti che hanno portato avanti questa lotta che rimane ancora viva sono: Roger Waters, Ken Loach, Gino Strada, Santo Gioffrè, Jean Ziegler, Vittorio Agnoletto, Gavino Maciocco, Nicoletta Dentico, Michael Marmot, Adriano Cattaneo, Carlo Palermo, Warren Mosler, Randall Wray, Maria Elisa Sartor, Ivan Cavicchi, Mimmo Formaro, Michele Caligiuri, Cataldo Curia, Cataldo Perri, Mimmo Scarpello.

Il docufilm sarà proiettato presso la Multisala Lumiere a Reggio Calabria, e il 6 dicembre a Corigliano-Rossano, Cinema San Marco. Quest’ultima proiezione si aprirà con gli interventi musicali di Cataldo Perri, medico e cantautore calabrese che suonerà la chitarra battente, e Leo Caligiuri, pianista.

Nello stesso mese di dicembre ci sarà l’approvazione della nuova configurazione della rete ospedaliera calabrese che per Cariati – afferma il Commissario Occhiuto – prevederà l’Ospedale per acuti e quello di comunità.

Dello stesso avviso il Commissario Asp Cosenza, Antonello Graziano, sulla struttura sanitaria di Trebisacce. I territori e i cittadini hanno bisogno solo dei fatti, aspettano solo concretezza e che tutto ciò si trasformi prima in legge e soprattutto in servizi.

Le Lampare denunciano ancora i ritardi nel conseguimento degli impegni presi anche in riferimento all’istallazione degli strumenti predisposti per il Vittorio Cosentino (come Tac ed ecografo per ambulatorio di cardiologia), sollecitando l’accelerazione dell’Asp in relazione alle dichiarazioni rese pubbliche ancora una volta dai commissari, e soprattutto, in merito al bisogno e alle volontà espresse dagli enti locali, dai cittadini, da tutti.

Giacarta arriva e si prende tutto –  conclude in una nota la medesima associazione – poiché la distruzione sanitaria in Calabria è ormai prossima in tutta Italia. Si parte infatti con le due anteprime del film sopracitate in Calabria – dove tutto ebbe inizio – per anticipare e forse evitare, la devastazione che coinvolgerebbe l’intera nostra penisola. Dall’8 dicembre, infatti, il docufilm giungerà in tutta Italia. Saranno presto rese note le date di Cosenza, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Modena e Milano.

Non è umano concepire normalità il fatto che chi abbia i soldi possa curarsi, e chi no, sia destinato a morire. Questo film porta i volti di tutti e la voce che nessuno ha mai voluto finanziare davvero, la voce della vita che non si arrende. E anche la terra maledetta ha finalmente una voce!

Virginia Diaco

 

 

 

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