Corigliano Rossano, Fusione o miscuglio: Quello che non avrei mai voluto scrivere…

fusione

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Prof. Antonio Romio.  Per farci capire è necessario intendersi sul significato dei due termini.

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Per farci capire è necessario intendersi sul significato dei due termini.

1) la fusione tra due sostanze è quel fenomeno chimico per cui i due elementi fondenti si uniscono ed ognuno perde le proprie caratteristiche venendosi a formare, così, un nuovo composto del tutto diverso da quelli che l’ hanno formato. Esempio: fondendo il rame con lo zinco si ottiene l’ ottone che presenta caratteristiche fisico-chimiche diverse dai due elementi fondenti.

2) Il miscuglio, invece, nel linguaggio chimico è un mescolamento di sostanze che non da luogo ad altri composti si che le due (o tre) sostanze mantengono ciascuna le proprie proprietà chimco-fisiche. Esempio classico: mescolando l’olio con l’acqua, ciascuna sostanza conserva le proprie caratteristiche fisico – chimiche al punto che possiamo facilmente separarle.

Per quanto sopra detto, possiamo ora porci la domanda : << tra il paese di Corigliano e quello di Rossano è avvenuta la fusione o una mescolanza numerica, un miscuglio, cioè?>>. A mio parere, e i fatti parlano chiaro, si è verificato il secondo fenomeno. I cittadini di Corigliano, più creduloni e meno scaltri di quelli di Rossano, si sono fatti imbrogliare ancora una volta, dai rossanesi, facendoci credere di votare al Referendum per la fusione che, poi, in verità sarebbe diventato un vero miscuglio.

E nei miscugli tra due componenti avviene sempre che quello più forte, più scaltro e furbo, riesce a prendere il sopravvento sull’altro, più debole e più credulone. Ed è quello che si è verificato con questa falsa fusione tra i due paesi.

 E che, quanto detto, corrisponde al vero lo si evince dai vari atti e provvedimenti adottati dal nuovo (?) comune CoriglianoRossano.

Infatti quello di Rossano, con in testa il sindaco, ha fatto a pezzi e smembrato il Comune di Corigliano accentrando buona parte del potere su di sè, lasciando le briciole al fratellastro comune di Corigliano. Di conseguenza il primo ha aumentato i servizi, ha migliorato le due strutture, l’assetto urbanistico e viario, ha iniziato con alcuni interventi sul centro storico, ecc. ecc., mentre l’altro ( Corigliano ) è stato abbandonato al suo destino con peggioramenti evidenti in tutti i settori. I coriglianesi si trovano così con uffici dimezzati, strade con buche, erbacce ai lati delle strade, fossi di scolo delle acque piovane atterrati e pieni d’ogni genere di rifiuti, nei quali hanno trovato casa topi e serpenti.

Il Sindaco ( di Rossano ) il suo mestiere l’ ha fatto bene, privilegiando in ogni occasione il proprio paese. Anche se i maggiori consensi li ha avuto proprio dal popolo coriglianese! Se questo è avvenuto, la maggiore colpa è da attribuire naturalmente alla componente coriglianese in seno al consiglio comunale, in primis vice sindaco e assessori. Ma ci sono ? Che fanno ? Possibile che non si rendono conto delle condizioni in cui è ridotto il loro Paese? Conoscono il degrado nel quale vive il nostro centro storico? Si rendono conto dell’abbandono totale della nostra montagna, Piana Caruso,? Si comportano come le famose ” tre scimmiette” : non vedono, non sentono, non parlano. Mai visti in giro per le strade del loro paese per rendersi conto dei disagi e delle esigenze dei loro concittadini e cercare di intervenire prontamente almeno con lavori provvisori di pronto intervento. Invece sempre chiusi nelle loro belle stanze, seduti su comode poltrone, ossequienti verso il sindaco che fa e disfà a suo piacere.

E’ questo il modo di fare Politica? Questi sono i Politici di oggi? Ma chiamarli Politici è dare loro un attributo che non meritano, è più appropriato per costoro usare il termine ” politicanti” ( per chi non coglie la differenza, consultare il vocabolario della lingua italiana). Che bello ricordare i tempi passati quando fare Poltica, se pure  non in modo sempre disinteressato, significava lavorare notte e giorno per rendere più vivibile la vita ai cittadini. E questo senza ricevere alcuna remunerazione, al contrario di oggi in cui Sindaci, assessori e semplici consiglieri prendono un vero e proprio stipendio. Forse è proprio questo, la corsa allo stipendio, per cui ai Politici si sono sostituiti i Politicanti.  E i cittadini di Corigliano? In uno stato comatoso, silenzio assoluto! E’ giunto il momento di aprire gli occhi, di gridare, di protestare, e far capire che al referendum si è votato una Fusione e non un Miscuglio.

In queste riflessioni non possiamo non considerare la funzione e l’azione dei Partiti locali. Ma esistono ancora i Partiti? E le sezioni? Si discute, gli iscritti si riuniscono, si fanno assemblee? Tutto un bel ricordo dei tempi passati quando il direttivo di sezione, la base, chiedeva conto al suo amministratore dell’operarato del suo assessorato. Che dibattiti infuocati, ma costruttivi! Quante critiche, che tanto bene facevano perchè contribuivano a migliorare l’azione dei propri rappresentanti! Tutto finito! Le riunioni avvengono in qualche salotto, ma solo per spartirsi il Potere o quando bisogna dare incarichi politici o in prossimità delle competezioni elettorali. Ecco che le strade si riempiono di porta carte, di << lecca cu…>>, di politicanti, a distribuire fac simili e foto, in attesa di venire ricompensati al momento opportuno.

E, in ultimo, dulcis in fundo, non possiamo tacere dell’azione dei parlamentari nostri concittadini. Ben TRE! Mai verificatosi in un piccolo Paese. Sono stati votati a furor di popolo, anche dal sottoscritto, perchè dovevano rappresentare questo nostro sfortunato Paese nella Capitale e portare avanti i problemi più urgenti, proponendo qualche progetto e la loro risoluzione. Dolce illusione! Anche loro, raggiunto l’obiettivo, da Politici si sono trasformati in Politicanti. Le promesse, i bei discorsi, tutto un sogno. Non parlano, non vedono, non sentono il lamento della loro città che è caduta così in basso, che più non si può.

Sono spariti dalla circolazione. Loro, figli del popolo, invece di mettersi alla testa della popolazione e con essa spingere per la risoluzione di qualche problema con il potere centrale, passano il tempo a godersi tutti i benefici che i loro concittadini gli hanno permesso di ottenere. La loro azione? Di tanto in tanto danno un segno della loro presenza con una interrogazione parlamentare, che diventa carta straccia, o qualche comunicato sulla stampa, oggi sulla crisi dei mandarini o sul Freccia Argento(treno) o sulla SS 106, peraltro imprecisa e non rispondente alla realtà, domani sul pronto soccorso dell’ospedale o sugli scavi dell’antica Sibari. Mai una parola sull’assetto viario di Corigliano, mai la presentazione di un qualche progetto che possa migliorare l’aspetto di un Paese che fa acqua da tutte le parti. Mai una iniziativa sulla struttura dell’ex macello comunale per la cui ristrutturazione sono stati spesi centinaia di migliaia di euro; lavori ultimati tre anni or sono e di cui nessuno più parla.

Mai un accenno sulla strada dei << Muzzari >>, tracciata ai tempi di Fanfani, che doveva collegare la ss 106 ( Villaggio Frassa ) al Centro Storico, circonvallando lo Scalo. Non una parola sulla creazione di un aria di parcheggio a Corigliano Scalo, ove le poche strade e stradine sono costrette ad accogliere le migliaia di auto dei residenti e di coloro che qui si recano ogni giorno per lavoro e altre attività. Nessuna idea su come valorizzare la nostra montagna, anni fa centro affollato da villeggianti e visitatori, oggi nell’abbandono totale, senza strutture sportive, le sole capaci di attirare la presenza giovanile e, quindi, favorire il ritorno delle famiglie. Esiste, invece, una struttura in cemento che doveva essere un anfiteatro, non completato, diventato ormai la dimora abituale di topi e serpenti. E che dire del famoso (?) centro sportivo di Insiti, con piscina e altre strutture ormai inservibili, non una parola sul suo recupero. Un centro sportivo funzionante quando era gestito dal comune di Corigliano ma, da quando passato sotto la gesione dei due comuni Corigliano Rossano, è immediatamente iniziato il declino e l’abbandono. E’, questo, un altro esempio di mal funzionamento di fusione, al punto che oggi

sembra sia diventato, non si sa come, proprietà privata. Quanto denaro dei cittadini andato in fumo! E infine, per non farla lunga, andiamo al problema dei problemi dello Scalo di Corigliano. Un centro popolso con ben 25000 anime e servito da un solo Ufficio postale. Tutti sono a conoscenza delle difficoltà a cui il cittadino va incontro quando è costretto a recarsi alle poste per una semplice operazione. Code lunghe, decine di metri, affollamenti di centinaia di persone sotto il sole cocente nel perodo estivo, sotto la pioggia e al freddo in quello invernale. E i nostri TRE Parlamentari? Non sanno, non vedono, non sentono. Il loro compito, quali cittadini eletti dal popolo al seggio politico più alto, non dovrebbe essere quello di farsi carico di questi problemi pretendendo una risoluzione giusta e sacrosanta dell’istituzione di un secondo ufficio postale non più procrastinabile? Anche in questo caso assenza e silenzio da parte loro.

E si potrebbe continuare nell’elenco delle strutture di cui questa Città avrebbe bisogno per vivere in modo decente e civile, ma sono stanco e perciò mi fermo, anche per non abusare della vostra pazienza. Ai cittadini chiedo di rompere il silenzio e protestare con forza verso coloro che a tutti i livelli potrebbero fare, ma niente fanno. Se non ci sveglieremo, se non ci ribelleremo a questo stato di comportamenti silenziosi, da qui a qualche anno il nome di Corigliano sarà, forse, cancellato persino dalle carte geografiche. Perciò, a questo punto, sarebbe il caso di pensare a rompere una fusione che non ha mai funzionato e che si è trasformata in miscuglio di anime, nel quale una componente sta prevalendo sull’altra, facendo il bello e cattivo tempo, come si suol dire.

Antonio Romio

 

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