Corigliano-Rossano fuori dall’area svantaggiata, la protesta dei produttori |VIDEO

Malumori tra i produttori dopo la nuova classificazione del ministero delle politiche agricole che colloca molti comuni della provincia di Cosenza nelle aree non più svantaggiate. Una vicenda che nasce nel 2015 quando il ministero chiede alla Regione una valutazione dettagliata delle aree e le condizioni socio-economiche ed individuare le zone vantaggiate e quello non svantaggiate. Nel 2020 arriva la nuova perimetrazione che modifica molte aree della Calabria e, nella provincia di Cosenza, interviene negativamente sulla città di Corigliano Rossano che viene esclusa totalmente dalle aree svantaggiate. Ciò determina danni ai produttori che subiranno una riduzione da 50% al 40% dei contributi a fondo perduto nell’ambito del Psr. Al momento non c’è un impatto in materia di contributi previdenziali, ma il rischio di un aggravio dei costi è alto. Tale decisione è stata  contestata dalle associazioni di categoria.

In prima battuta dalla Coldiretti  che chiede alla regione una nuova delimitazione e, nell’ambito della stessa, il coinvolgimento delle parti interessate finora escluse. La problematica è stata sollevata dal Direttore di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini che, per l’appunto, avanza una richiesta di revisione alla Regione il cui dipartimento a sua volta dovrà trasmettere la proposta al ministero delle politiche agricole. In linea il presidente di Coldiretti Rossano e il responsabile di zona Antonello Fonsi e Gino Vulcano i quali parlano di sperequazioni tra aree confinanti e i danni che provoca una tale riperimetrazione. Sottolineata le anomalie nella classificazione tra aree pedemontane e di pianura. Ora il produttore che opera nella città di Corigliano Rossano sarà penalizzato nell’ambito del PSR Calabria perché avrà meno punteggio né potrà ricorrere all’indennità compensativa di cui solo gli operatori delle zone svantaggiate possono trarre beneficio. Disagi anche sul versante degli aiuti Pac e al popolo delle partita IVA e della soglia dei 5mila euro che sarà abbattuta e che prevede uno specifico regime fiscale.

 

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