Corigliano Rossano. FDI: l’Amministrazione ha il dovere politico di prendere posizione sul tema rifiuti

Il Dipartimento Ambiente di Fratelli d’Italia, presieduto dall’ing. Giuseppe Villella, coadiuvato dal Dipartimento Organizzazione, presieduto da Giovanni Cianciaruso, interviene ancora sul tema dei rifiuti, una problematica che vede i cittadini completamente abbandonati dall’Amministrazione di fronte a tale emergenza.

L’ impianto di Bucita dal 3 luglio 2020 ha chiuso i cancelli, perché alcuni comuni risultano morosi. Il comune che è sede di impianto ha la precedenza su gli altri comuni. Corigliano Rossano conferisce non più di 40 t/giorno. L’impianto di Bucita è autorizzato per 128 t/giorno, e con ordinanza dell’allora Presidente Oliverio, dal nostro Sindaco non recepita, dal luglio del 2019 è passato a 190 t/giorno. Allora ci chiediamo perché Corigliano Rossano deve continuare ad avere i rifiuti per strada? Bisogna chiarire (probabilmente anche al nostro Sindaco?!) che Bucita non è una discarica, ma un impianto di trattamento dei rifiuti e quello che entra, sia parte secca che umida, deve andare obbligatoriamente in discarica. Sindaco Stasi, i tempi delle battaglie/proteste sono passati? Lei continua a dire che bisogna adoperarsi per attivare sinergie istituzionali e mettere in pratica soluzioni strutturali. In caso contrario l’intera regione continuerà a navigare a vista, di emergenza in emergenza. Ci dispiace che ad una nostra proposta ufficiale, presentata durante l’ultima campagna elettorale regionale, il Dirigente Nazionale Ernesto Rapani ha inviato a Lei, sindaco Flavio Stasi, un progetto-pilota, frutto del lavoro del Dipartimento Ambiente del Circolo Territoriale Corigliano-Rossano di Fratelli d’Italia e che non c’è stata risposta alcuna. Con la consapevolezza e con la coerenza del nostro modo di fare politica, le proteste devono essere seguite da una proposta per cui insistiamo convinti con il nostro progetto mirato di uscire dall’emergenza e portare a soluzione il problema. Differenziata spinta, riciclo e recupero, fondi POR, nuovo “ambito territoriale ottimale”. In prospettiva dell’Area Vasta della Sibaritide, la

Città unica di Corigliano-Rossano deve diventare il baricentro del nuovo “ambito territoriale ottimale” per un progetto-pilota da condividere con i 35 comuni inseriti dalla normativa regionale nell’ ARO della Sibaritide e che ora potrebbero, secondo le modifiche apportate dal nuovo governo regionale, associarsi sotto forma di consorzio. Si tratta di un progetto di gestione integrata del ciclo dei rifiuti da realizzare con le seguenti iniziative: – dare impulso alla raccolta differenziata spinta (RD), che trovi riscontro con l’utenza per un riconoscimento quale incentivo, accompagnata da una comunicazione-sensibilizzazione mirata a coinvolgere i cittadini – Potenziare il sistema impiantistico di Bucita, uno dei cinque impianti pubblici della

Regione, per il recupero/riciclo di materie prime. Il piano regionale ha previsto la realizzazione di una piattaforma integrata al cui interno oltre che i flussi provenienti dalla raccolta differenziata possono essere trattati anche i rifiuti urbani residui, con l’obiettivo, in entrambi i casi, di produrre materie prime da avviare alle filiere del recupero e del riciclaggio, ovvero a recupero energia anche a favore dei processi produttivi agronomici; – aumentare il recupero della frazione organica attraverso il compostaggio – ridurre la potenzialità inquinante dell’ex discarica attraverso la captazione dei biogas prodotti per l’alimentazione di cogeneratori finalizzati alla produzione di energia elettrica, con il duplice risultato: abbassare l’emissione dei

gas serra e avere ricavi a beneficio delle attività produttive; – redigere un piano finanziario per la gestione manageriale dei costi/ricavi del ”prodotto rifiuti” e sulla base di tale piano determinare la tariffa. – approntare un regolamento e le ordinanze che concorrono, sul piano istituzionale, rispettivamente a regolamentare la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, in particolare le modalità di affidamento del servizio di raccolta ed a rafforzare alcuni aspetti contenuti nel Regolamento RD, nonché le modalità di erogazione del servizio ovvero il sistema sanzionatorio e premiale; – verificare i relativi impegni di spesa a valere sui fondi POR 2014-2020, a favore della raccolta differenziata, nonché della funzionalità dell’impianto di Bucita con gli obiettivi di recupero-riciclo. Coinvolgere Enel, in un progetto pilota, che metta a disposizione l’impianto attuale o parte di esso da convertire a lavorazione degli scarti e renderli produttivi da un punto di vista energetico. Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! A prescindere dalla gestione dall’emergenza ci piacerebbe sapere da Stasi qual è la sua proposta progettuale sulla questione rifiuti. Ricordiamo a Stasi che è trascorso oltre un anno dal suo mandato. Le proteste del passato dovrebbero servire a qualcosa, ad ora hanno prodotto il nulla. ATTENDIAMO RISPOSTE – SE MAI CE NE SARANNO.

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