I FATTI I fatti risalgono agli inizi del 2018, quando sul profilo Facebook apparentemente utilizzato dal 52enne venivano pubblicate scritte offensive nei confronti di A.D. Scritte che, oltre a lederne l’onore e la reputazione, lo accusavano di compiere atti contrari al proprio dovere. Presa visione di tali scritte, il 57enne denunciava il tutto alle Autorità competenti.
IL PROCEDIMENTO All’esito delle indagini, la Procura della Repubblica di Castrovillari riteneva di archiviare il caso poiché non si era riusciti a risalire all’effettiva identità della persona che gestiva il profilo Facebook attenzionato.
Da qui la pronta opposizione degli avvocati Meles, difensori di fiducia di A.D., che hanno offerto al Giudice nuovi elementi di prova, insistendo nel ritenere che il gestore del profilo Fb utilizzato per diffamare il proprio assistito fosse proprio il 52enne indagato e concludendo nel richiedere disporsi ulteriori indagini. Richiesta, questa, accolta dal Gip che, con ordinanza depositata a fine aprile, ha indicato al Pubblico Ministero l’espletamento di ulteriori attività di indagine, fissando il termine di quattro mesi per portarle a termine. Si attendono nuovi sviluppi.
(comunicato stampa)