Corigliano Rossano. Consiglio, vince il fair play dopo i disordini delle elezioni

 Corigliano Rossano – Insediati ufficialmente gli organismi ordinari del nuovo comune di Corigliano Rossano inizia il cammino, non semplice, di costruzione della prima città della provincia di Cosenza. Lo smacco è giunto nelle ultime ore in ordine alla decurtazione dei fondi destinati alle fusioni, di cui sarà vittima anche Corigliano Rossano: dei 2 milioni di euro si ipotizza l’arrivo pressoché di 800mila euro. Ma è una partita ancora tutta da giocare. Dopo le interrogazioni parlamentari è prossimo un sit-in di protesta a Roma (10 luglio) organizzato dal Pd al fine di ristabilire le quote predefinite, alla presenza dei sindaci dei comuni colpiti dal provvedimento. Al momento, non è dato sapere se Stasi aderirà. Importante invece è, almeno in esordio, l’approccio fornito nei rapporti di equilibrio tra maggioranza e minoranza dopo la burrascosa campagna elettorale appena terminata. Toni pacati e distensivi. 13 i gruppi consiliari incluso i tanti monogruppo. Da Civico e Popolare (Gino Promenzio) è giunta la proposta di destinare la presidenza del Consiglio a una figura espressione della minoranza per un giusto bilanciamento dei poteri, la maggiornanza ha inteso non accogliere proponendo invece la vice presidenza. Il rappresentante de “Il Coraggio di cambiare” Giuseppe Graziano ha invece posto l’urgenza di dare seguito alla redazione dello Statuto comunale. 

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