Corigliano Rossano. Ambito Territoriale Sociale: continua la concertazione con terzo settore e sindacati

CORIGLIANO-ROSSANO Il welfare continua ad essere al centro dell’attenzione dell’attività amministrativa. L’ambito territoriale sociale di Corigliano-Rossano, composto da 11 comuni, si è dotato, dal 2020, di un piano di zona, che è stato approvato tra i primi quattro in Regione. Strumento di lavoro triennale con il quale si programma la strategia sociale dell’ambito. La politica sul welfare territoriale ha avuto un nuovo impulso a seguito del trasferimento delle competenze dalla Regione ai Comuni a partire dall’anno 2020, con la delibera di giunta regionale, 5033/2019.

Grazie all’azione politica realizzata nel corso degli anni passati, l’anno in corso è stato caratterizzato da un trasferimento di risorse monetarie, da parte della regione Calabria, programmate in misura differente rispetto agli altri anni, ovvero 60% per il numero dei residenti e il 40% per il numero dei posti nelle strutture socioassistenziali.

Alla luce di questo nuovo riparto l’ambito territoriale di Corigliano-Rossano ha avuto un beneficio di risorse superiore rispetto agli anni precedenti di circa 500mila euro. In due diversi incontri – nel mese di gennaio e febbraio – sia con il rappresentante del forum del terzo settore,  Ranieri Filippelli, che con le organizzazioni sindacali CGIL CISL E UIL, nelle persone di Giuseppe Lavia (Segretario Cisl Cosenza), Francesco Bruno (CISL) e Francesco Spingola (Spi CGIL) si è affrontato il tema della programmazione complessiva, equivalente a quasi un milione e 500mila euro.

Il risultato di questi incontri di concertazione sta alla base delle dinamiche operative dell’ambito, che ha il suo organo decisionale sovrano nella  conferenza dei sindaci, luogo nel quale si decide l’indirizzo comune, che porti a realizzare servizi utili alle categorie fragili in tutto il territorio.

«Tutte le politiche di contrasto alla povertà che il territorio di Corigliano-Rossano ha messo in atto come comune capofila dell’Ambito Territoriale – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali, Alessia Alboresi – sono in linea con quelle del governo nazionale e  garantite dall’applicazione del reddito di cittadinanza inteso anche come strumento di riabilitazione sociale e reinserimento lavorativo. In questi anni particolarmente difficili a causa anche della pandemia, sono stati erogati numerosi servizi volti a calmierare situazioni delicate, ad esempio con l’erogazione di voucher per i buoni alimentari, o con i bandi per infitti casa. Le difficoltà sono tante in una società sempre più complessa, ma perseguiamo quella che è la nostra stella polare, non lasciare indietro nessuno».

«La concertazione costante e l’interlocuzione continua con le forze sociali ed i rappresentanti del Terzo Settore sono uno strumento fondamentale per la programmazione delle risposte ai bisogni delle categorie in difficoltà – conclude l’assessore Alboresi – “Concertazione” è una keyword inderogabile per noi nell’affrontare i bisogni sociali del territorio. Quello della programmazione del welfare è un lavoro costante e capillare, che vede gli enti costantemente al lavoro. Nella recente Conferenza dei Sindaci tenutasi lunedì 13, ad esempio, abbiamo approvato la programmazione del progetto “Dopo di noi” e il fondo “includi Calabria” che prevedono interventi per la disabilità e l’autismo. La settimana scorsa invece è avvenuta la sottoscrizione di una convenzione per l’avvio del progetto “Cafè Alzheimer”.»

«Il riparto delle risorse regionali, per il nostro ambito sociale, fino all’anno scorso era enormemente penalizzante – dichiara il sindaco Flavio Stasi – basandosi esclusivamente sulle strutture esistenti, quindi sull’offerta storica, che sulla popolazione residente, quindi sul bisogno effettivo di interventi di carattere sociale. Grazie ad una importante interlocuzione con gli organi regionali siamo riusciti a far applicare una normativa nazionale che in Calabria non si è applicata per 19 anni, mitigando in questo modo tale divario, garantendo all’ATS Corigliano-Rossano circa 500 mila euro in più. Non sono ancora sufficienti per il bisogno effettivo delle nostre comunità, ma rappresentano una radicale inversione di tendenza: questo è il primo dato politico da sottolineare.»

«Per quanto riguarda la partecipazione, l’Amministrazione ha costantemente stimolato gli organi competenti – conclude il Primo cittadino – basti pensare che le scelte sulla programmazione complessiva, circa 1,5 milioni di euro, sono state concertate e condivise con il Forum del Terzo Settore e le organizzazioni sindacali. Ora la sfida è mettere a terra, il prima possibile, tutte le misure per dare sempre migliori risposte ai bisogni della comunità».

COMUNICATO STAMPA

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