Collegi, Graziano: un contentino. Magorno: protesta infondata

Graziano

Non manca la polemica nella ondata di protesta dello Jonio contro le ipotesi di rimodulazione dei collegi elettorali. La innesca il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, aggiornando sulla evoluzione della vicenda e non esitando a parlare di una “protesta senza ragione”.
Con il passare delle ore è intervenuta una variazione, all’esame della Commissione affari istituzionali, in merito alla nuova geografia dei collegi, che di fatto riunisce le città di Corigliano e Rossano inserendole nel collegio insieme a Crotone.
Da qui la presa di posizione di Magorno: “Non ha ragione d’esistere la protesta intentata da alcuni esponenti politici e delle amministrazioni locali della Sibaritide. Le città di Rossano e Corigliano fanno parte dello stesso collegio senatoriale e camerale. Per quanto legittima la protesta, però, ancor più alla luce delle ultime novità parlamentari, rimane il dubbio che abbiano prevalso interpretazioni errate degli orientamenti dei legislatori. Ora è assolutamente certo che a Roma nessuno complottava contro l’unione delle due città ioniche. Forse rimane più fondato il dubbio che, soprattutto da parte di chi ha inteso polemizzare con il Pd e l’onorevole Fiano, si sia voluto strumentalizzare questa vicenda per particolari e personali interessi elettoralistici”.
Non si fa attendere la presa di posizione del Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che parla di “contentino” e bacchetta chi finora è rimasto in silenzio: “Grazie alla protesta associata alla proposta – afferma – abbiamo quantomeno raggiunto l’obiettivo di tenere unite Corigliano e Rossano in quelle che sono le scelte per la rappresentanza parlamentare. Certo, tutto questo, tenendo fuori un territorio contermine come il Pollino (accorpato al collegio di Cosenza), con il quale la Sibaritide condivide diverse vertenze sia sociali che politiche. In buona sostanza, abbiamo evitato una ignobile porcata che non aveva ragione d’esistere anche se i nostri parlamentari hanno trovato l’escamotage per continuare a rendere inoffensiva l’area ionica cosentina ed il Pollino. Purtroppo questo accade perché non è stato il Ministero degli Interni ad aver disegnato – aggiungo, probabilmente con più criterio e senno – i perimetri collegiali, ma gli stessi parlamentari, che ora hanno fretta di andare la voto. E questo ha determinato che i partiti potessero tutelare al meglio i loro bacini di voto. Per blindare l’elezione di Cosenza, ad esempio, è stato creato un megacollegio di oltre 500mila abitanti, camuffandolo con il “contentino” che consente a Corigliano e Rossano di andare uniti ma insieme all’intera provincia di Crotone. Dispiace, però – evidenzia Graziano – leggere tra le righe la polemica di qualche segretario regionale di partito che oggi, dopo giorni di silenzio per l’evidente imbarazzo, esce allo scoperto accusando i sindaci, i cittadini e le forze sociali ed imprenditoriali dell’intero territorio ionico cosentino per aver sollevato gli scudi contro la scelta cervellotica di due collegi geograficamente orizzontali senza senno. A chi fa finta di non sapere, suggerisco di andare a leggere l’emendamento Fiano pubblicato sul sito del Parlamento nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi. E si accorgerà delle bufale che va raccontando additando colpe e sospettando improbabili velleità personali di quanti sono coinvolti nella difesa del comprensorio della Sibaritide-Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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